Regia di Stanley Donen vedi scheda film
Il terzo film interpretato dalla Hepburn per Donen segna la raggiunta maturità del suo personaggio, prima rinchiuso nei limiti del musical tradizionale (Cenerentola a Parigi) e poi più liberamente espresso nelle modalità del giallorosa (Sciarada). Qui i toni si fanno crepuscolari, raccontando il periodo in cui una coppia comincia a sentire la stanchezza dello stare insieme, non prova più il piacere della scoperta dell’altro ma nemmeno la rassicurante certezza del potersi rifugiare nei suoi comportamenti abituali (il tormentone di Finney che perde i documenti e della Hepburn che glie li trova); il periodo in cui si rischia di non trovare più un senso alle scelte fatte (nella prima scena, davanti a una coppia che esce di chiesa dopo la celebrazione del matrimonio, lei dice “non hanno l’aria molto felice” e lui risponde “per forza, si sono sposati”) e magari pesano i tradimenti compiuti. L’ambientazione è ancora la Francia, ma on the road e non più solo Parigi. Passato e presente si incrociano in un montaggio serrato, che mette in rilievo con amara ironia la distanza fra ciò che si era e ciò che si è diventati (lui da giovane cammina su una strada e promette di non lasciare mai a piedi un autostoppista - stacco - la macchina guidata da lui adulto sfreccia davanti a un autostoppista). Un bellissimo film, possibilmente da vedere in due (a meno che non si corra il rischio di venire alle mani).
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