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I segreti del lago

Regia di Scott McGehee, David Siegel vedi scheda film

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La recensione su I segreti del lago

di speedy34
6 stelle

RAYMOND CHANDLER IN PERSONA DICHIARÒ: "E' LA PIÙ BRAVA SCRITTRICE DI SUSPENSE... I SUOI PERSONAGGI sono meravigliosi: possiede una sorta di calma interiore che trovo molto attraente." Parole di elogio riservate alla scrittrice Elisabeth Sanxay Holding che pubblicando negli anni '40 il romanzo The Blank Wall conquistò pubblico e critca con la storia di una madre disperata capace di qualsiasi cosa pur di coprire l'omicidio dell'amante poco di buono della propria figlia.
Persino Alfred Hitchock ne fu colpito e scelse The Blank Wall per la sua antologia My Favorites in Suspense del 1959, in cui la storia della Holding figurava come unico romanzo fra una selezione di racconti brevi. Da allora però The Blank Wall è stato dimenticato, e a dire il vero anche in Italia non si è conosciuto molto di questa scrittrice. Arriva adesso sui nostri schermi cinematografici il film di due giovani registi americani (Scott McGehee e Davis Siegel) innamorati delle tormentate emozioni che vengono esplorate nel piccolo mondo domestico della casalinga Margaret che anche nella trasposizione cinematografica aggiornata ai nostri tempi (con la differenza che questa volta dovrà proteggere il figlio adolescente omosessuale coinvolto nella vita dissoluta del proprietario di un locale gay) è ancora pronta a rischiare e sacrificare tutto per salvare la propria famiglia. Ma I segreti del lago, nell'adattamento di questo melodramma e thriller domestico dagli anni '40 ad oggi, difetta di quell'ambientazione, atmosfera e profondità di personaggi che trasportati nella realtà odierna conservano ben poco del loro fascino e mistero.
E non è d'aiuto "servirsi" di un'attrice come Tilda Swinton nel ruolo della madre che, se rende esplicito nel suo viso quella durezza e freddezza che il personaggio inevitabilmente sottende, è invece nella sua dimensione tranquilla, casalinga e serena di madre "comune " che si trova poco a suo agio. Interessante sarebbe anche scoprire, leggendo il libro, gli sviluppi e risvolti di un personaggio come Alex Spera (Goran Visnjic, nel ruolo del piccolo delinquente dal cuore romantico che ricatta Margareth), che invece nel film, pur perno e figura di spicco nelle dinamiche drammaturgiche della storia, viene lasciato sullo sfondo. Fose sarebbe stato ancor più audace ed innovativo per i due giovani registi mantenere nel loro adattamento la stessa ambientazione del romanzo che solo nelle scenografie naturali del lago Tahoe e nella suggestiva luce di Giles Nuttgens (Battaglia per la terra) riscopre l'autentico e vero gusto della suspense e del noir più classico.

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