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Ipotesi di reato

Regia di Roger Michell vedi scheda film

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La recensione su Ipotesi di reato

di Baliverna
6 stelle

Un piccolo evento sfortunato non potrebbe distruggere due vite se non fosse per la stupidità delle due persone.

Dal punto di vista del ritmo, della tensione la pellicola è molto buona. L'intreccio è ben architettato, anche se a dire il vero in alcuni punti è sovraccarico di eventi concentrati. In ogni caso, l'effetto suspense è più che riuscito.
Qualche problema l'ho visto con il personaggio dello sfortunato padre. Il personaggio è sì complesso, ma anche incerto nella definizione. Alcolista appena uscito dal tunnel, ha dei modi di reagire agli eventi le cui motivazioni sono molteplici e non sempre chiare: sentimenti come correttezza, onestà, bontà, vendetta, egoismo, rancore si intrecciano dentro di lui, ma la sceneggiatura e la recitazione dell'attore non sempre li chiariscono. Devo dire che in complesso mi è sembrato un personaggio definito in modo un po' confuso.
Ben Affleck è invece abbastanza efficace nell'interpretare un uomo non proprio cattivo, ma opportunista e utilitarista, come si addice agli avvocati che lavorano per certi studi legali. La sua incursione in chiesa, però, rimane un episodio confuso e incompiuto. Dall'altro canto Sidney Pollack, praticamente specializzato nell'interpretare il ruolo del viscido, del malvagio untuoso e sorridente, lo fa con buoni risultati, benché in un ruolo secondario. Freccetta al centro, infine, per il pirata informatico che azzera il conto bancario al poveraccio di turno. Bravo l'attore, e buona l'idea del direttore della fotografia di nascondere il suo volto con un ombra alla sua prima apparizione in scena. Come dire, sorride e fa smancerie, ma quello non è il suo vero volto. La sua faccia malefica la nasconde dietro una maschera.
Quanto al discorso morale che il film fa - cioè la doverosa reazione verso la corruzione di certi ambienti giudiziari - rimane poco incisivo. Visto che esso ha molti punti in comune con "Michael Clayton", si può dire che in questo secondo caso il messaggio è più forte e trasmesso in modo più convincente. Più chiaro invece - in questo "Ipotesi di reato" - l'invito a non farsi la guerra quando si potrebbe risolvere tutto con un pò di buona volontà, tanto più se si hanno gli stessi interessi. I due protagonisti, infatti, si distruggono a vicenda in modo completamente assurdo.
Insomma, si può dire che in generale non basta un regista bravo nell'azione come Michell per girare un buon film con implicazioni morali e personaggi complessi, come pure ci vuole un sceneggiatore all'altezza. Comunque, beninteso, l'intrattenimento è garantito e si rimane anzi inchiodati alla poltrona finché non è finito.


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