La recensione su Young Hearts

di alan smithee

7 stelle

CINEMA OLTRECONFINE

Elias ha quattordici anni, è timido e riservato, e vive in mezzo alla campagna belga, in un ambiente rurale e semplice in cui molte emozioni o stati d'animo rimangono sopiti nell'intimo di chi li prova, per mancanza di coraggio, per pudore, per necessità di non creare scandali.

Per caso, stringe amicizia col suo nuovo vicino di casa, Alexander, un ragazzo coetaneo, sicuro ed ostinato, proveniente da Bruxelles, che gli piace pure edteticamente.

Man mano che la loro amicizia si intensifica, Alexander svela ad Elias di essersi innamorato mesi prima di un ragazzo, e chiede all'amico se lui abbia mai provato un sentimento simile per qualcuno.

Ma lo stesso timido e taciturno Elias, che si schermi e e nega ogni eventuale sentimento provato, si sta velocemente innamorando del suo nuovo amico.

Ma, ancora una volta, la paura lo attende al varco e lo inibisce, proprio dinanzi alla famiglia di Alexander, che, al contrario della sua, è aperta e predisposta all'ascto e alla piena tolleranza. Nonostante questo atteggiamento di vergogna e ritrosia, Elias, perduto nel rimpianto ed inconsolable, trova la via giusta per aprirsi grazie ad un memorabile intervento del nonno, uomo saggio e posato, che in occasione di una conversazione col nipote, visibilmente depresso e scorato, gli racconta una storia imperniata sul duraturo e potente amore da lui provato per sua moglie, ovvero la nonna di Elias.

Un sentimento che non può avere limiti né risultare castrato da obblighi morali o insulse convenzioni.

Sarà solo grazie a questa motivazione che Elias troverà orgoglio e determinazione utili a riconciliarsi con Alexander, accettandosi finalmente e senza vergogna, evitando gli squallidi compmessi che hanno sempre piegato l'autenticità dei suoi veri sentimenti.

Young hearts è un bel film intimo e drammatico del 2024 scritto e diretto da Anthony Schatteman, qui al suo debutto alla regia.

La storia di formazione di sentimenti ancora acerbi, ma ben delineati, è trattata con schiettezza e rappresentata tratteggiando caratteri ben descritti e sfaccettati, a cui due bravi giovani è freschissimi attori, Lou Goossens e Marius De Saeger riescono a conferire credibilità senza alcuna sbavatura che scada nel melodrammatico poco contestualizzato in un contesto realistico e schietto che costringe i due protagonisti ad un reciproco confronto costruttivo.

Un film intenso che riesce a restituire i tratti pudichi di una adolescenza di provincia inquieta ma anche insicura, afflitta dai timori di vecchi retaggi culturali, a confronto con una medesima esperienza di vita più liberacda vincoli, più smaliziati, ma anche a causa di ciò piuttosto predisposta a dimenticare gli slanci emotivi di chi prova per la prima volta certi affilato amorosi i controllati e potenti.

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