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Oasis

Regia di Chang-dong Lee vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Oasis

di ethan
8 stelle

Jong-du (Sol Kyung-hu), un ragazzo con qualche serio disturbo psichico, appena uscito di prigione (poi si scoprirà essersi preso carico dell'incidente mortale commesso dal fratello, in pratica obbligato dal resto della famiglia) conosce Gong-ju (Moon So-ri), una ragazza parente della vittima affetta da grave handicap fisico, che vive segregata in casa, ignorata dai famigliari e 'sopportata' per il semplice fatto che grazie alla sua presenza, l'appartamento dove vivono ottiene delle agevolazioni sull'affitto. Tra i due, nonostante i rispettivi problemi di diversa natura, soprattutto comunicativi della ragazza, si instaura ben presto un legame affettivo, che poi sfocia in una relazione concreta che, una volta scoperta e fraintesa, crea scompiglio tra le due famiglie.

'Oasis' tratta un tema a dir poco 'estremo' e al contempo delicato e il regista sud-coreano Lee Chang-dong, poco prolifico per il fatto che svolge anche la professione di politico, evita le scappatoie tipiche del cinema ad argomento handicap, dove pietismo e buonismo la fanno da padroni, mostrando al contrario tutti gli aspetti più 'sgradevoli' connessi a storie del genere, con congiunti tendenti ad occultare tali persone, viste come dei diversi da tenere separati dal resto della società, oppure ad usarle per il proprio tornaconto, per i propri fini, ed il resto della collettività - emblematica la scena dl ristorante, in cui i due, con delle scuse banali, vengono 'cortesemente' allontanati - preferisce anch'essa non averli troppo tra i piedi.

Ritmo sostenuto per tutta la durata del film, straordinari i due interpreti principali, soprattutto Moon So-ri, capace di una metamorfosi fisica a dir poco straordinaria, viste le scene oniriche in cui appare nelle sue reali fattezze, e poco consolatorio nello sviluppo finale, 'Oasiseu' è uno dei titoli di punta di una cinematografia, quella del paese asiatico diviso dal 38° parallelo, che in quegli anni - inizio dello scorso decennio - incominciò a farsi conoscere al pubblico dei più importanti festival internazionali in giro per il mondo.

Voto: 7/8 (v.o.s.).

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