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L'alibi dell'ultima ora

Regia di Joseph Losey vedi scheda film

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La recensione su L'alibi dell'ultima ora

di mmciak
8 stelle

"Time Without Pity-L'alibi dell'ultima ora"
diretto nel 1956 da Joseph Losey,
devo dire che mi è piaciuto.

La storia si svolge a Londra,
e racconta che Alec Graham
è stato condannato a morte per aver
ucciso una ragazza.

Allora arriva in città il padre David,
uscito da una cura per vincere l'alcolismo,
allora ha poco tempo per salvare il figlio
che giudica innocente e comincia
a indagare per trovare prove della sua
innocenza e scopre che l'assassino
è un altro,e comincia la corsa per salvarlo.

Il Film prodotto dall'Inglese Harlequin Productions
si colloca nel filone di quelle pellicole contro la
pena di morte miscelata al Thriller e in cabina di regia
figura l'esperto  Joseph Losey e racconta

di un padre che vuol salvare assolutamente
il figlio e cerca prove per scagionarlo e allora
si mette in cerca di queste e va a scavare
dove è successo l'omicidio.

Il regista costruisce un Puzzle da mettere
insieme e un intreccio che coinvolge e dove
tutti sembra che nascondono qualcosa
e ti manda anche fuori strada a volte,
ma i personaggi che ti rimangono
impressi sono David il padre interpretato
da uno strepitoso Micheal Redgrave,
che fa un interpretazione "carnale" di un uomo
che soffre,ed è schiavo dell'alcol
e Robert Stanford,uomo ricco che non vuole a
che fare con questa storia,interpretato da
uno straordinario Leo Mckern,che fa bene
una parte aggressiva che ti rimane impressa
ed è memorabile.

Poi figurano anche:

Ann Todd-Joan Plowright e sempre un bravo
Peter Cushing nel ruolo dell'Avvocato.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la tesa musica di Tristram Cary,
e la bella Fotografia in Bianco e Nero
del futuro Regista Freddie Francis,
che mette in scena una Londra cupa.

In conclusione un buon giallo/Thriller
Inglese,dove un padre cerca di salvare il figlio
innocente all'impiccagione e riesce a coinvolgerti
a dovere il regista è bravo a gestire un Budget
risicato e creare questo mosaico che si smonta
e ricostruisce fino a un finale amaro,ma con la speranza.

Il mio voto: 7.

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