Regia di Todd Haynes vedi scheda film
Cathy e Frank Whitaker sono la coppia perfetta. Hanno una casa bellissima, due figli stupendi e una vita invidiabile, almeno in apparenza. Impensierita dai continui rientri tardivi del marito, una sera Cathy porta a Frank la cena in ufficio e lì lo scopre con un altro uomo in atteggiamenti intimi. Il mondo perfetto che fino a quel momento l’aveva protetta crolla sotto i suoi piedi. La donna, delusa e affranta, trova consolazione nell’amicizia con Raymond, giardiniere di colore, che sarà mal vista dal vicinato e dalle sue amiche più care.
Contestualizziamo. La pellicola, ambientata negli anni ’50, nella piena realizzazione del sogno americano, è strutturata sicuramente bene. Basandosi su una fotografia dai colori pastello e nel contempo enfatizzando l’ineccepibile armonia familiare, la ricerca della perfezione nel contesto sociale, rappresentata da una moglie e madre devota, che ha il volto e la bravura di Julianne Moore, vittima sacrificale di un “uomo indegno, incapace di tenere a freno le sue deviate pulsioni”, a interpretarlo un poco convinto Dennis Quaid che scompare a confronto con la Moore, ma che alla fine si dimostra essere l’unico (dis)onesto dell’intero film.
È inevitabile, la pellicola di Todd Haynes è irritante. L’incontenibile necessità di esacerbare il contesto storico in cui la storia si svolge, finisce per svilire i fatti narrati che trasformano i protagonisti in macchiette poco credibili dai sentimenti labili. Il risultato è un film freddo e troppo colorato. Per quanto si basi su una narrazione lineare e su fatti ampiamente ben esplicati, la costruzione dei personaggi, e la conseguente messa in scena, sembra forzata; diventa così difficile empatizzare con i personaggi estremamente lontani dallo spettatore, sia per il modo di pensare antiquato che per il modo di vivere rigoroso e racchiuso in estremi e limitanti punti di vista, che per l’incapacità di lasciarsi malleare dai sentimenti, sempre solo accennati.
Un film che si fa fatica a guardare e che coinvolge solo in parte. Dimenticabile.
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