Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
Più che discreto dramma periferico sull'ambiente delle auto e delle corse clandestine,che da risposta a "Fast and furious" diventa interessante spaccato di una realtà.
La scenggiatura si concentra sul disegno dei due personaggi,raccontati secondo le dinamiche classiche del western e dell'amicizia virile,ma che diventano specchio di una realtà suburbuna che insegue il mito del successo e della ricchezza e dimentica che ci sia qualcosa in più. Peccato per qualche compiaciuto stereotipo ed un'eccessiva vena misogina.
Elettronica e ambient di bella atmosfera.
Non c'è sufficiente polso nè una sufficente forza visiva,ma è un esordio promettente che ha molte caratteristiche che il giovane cinema italiano non sempre ha.
Gran faccia e bel ruolo da villain.
Bella e carismatica,può far strada.
Monocorde e monotono,ma funzionale.
Bravissimo,vero e spontaneo,una delle sue prove migliori.
Acerba,dall'esordiente Vicari,ma con non pochi spunti interessanti, dall'abile tratteggio ambientale,dal fiuto nello scegliere facce e luoghi giusti,dalla bravura nel supplire alla mancanza di mezzi. Purtroppo è meno bravo nel reggere il bel ritmo della prima metà.
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