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My Little Eye

Regia di Marc Evans vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su My Little Eye

di giurista81
4 stelle

Questo film mi ha particolarmente deluso soprattutto xké il soggetto sembrava davvero accattivante (fusione tra snuff movies e reality show) e poi xkè me ne avevano parlato bene in molti. Non di minore importanza è poi stato il ruolo giocato dalla bramosa attesa di poterlo vedere e soprattutto trovare magari in dvd (x l’acquisto del quale ho rinunciato ad alcuni film di genere made in Italy, sigh sigh). La pellicola non è cmq tutta da buttare, di fatti la non convenzionale (utilizzo di svariate telecamere fisse e riprese notturne con infrarossi) regia di Evans (voto: 7.5) riesce a creare tensione a sufficienza e soprattutto si rivela davvero realistica grazie anche alle naturali interpretazioni (voto: 7) di un manipolo di attori misconosciuti (i + bravi sono Jennifer Sky e Kris Lemche) e all’assenza di una colonna sonora. Quello che non và x niente è la sceneggiatura (scritta a 4 mani da David Hilton e James Watkins, voto: 4.5) che trovo faragginosa (questo anche a causa dei cospicui tagli realizzati in sede di montaggio x rendere più sollecito il ritmo, scelta x altro che non è da contestare visto che altrimenti ci sarebbe stato un serio rischio che la noia prendesse il sopravvento), terribilmente banale e priva di elementi geniali (il finale, seppure quasi memorabile, non riscatta x niente la mediocrità della parte precedente). Ad esempio x quale motivo dei sadici voyeur che decidono di spendere migliaia e migliaia di dollari x assistere a dei filmati snuff movies dovrebbero starsene x 5 mesi e tre quarti a vedere un normalissimo e insulso reality show? Occorre poi ricordare che lo “spirito” di uno snuff movies presuppone che la vittima sia sottoposta ad una lunga ed estenuante serie di sofferenze fisiche che vanno dallo stupro alla mutilazione passando x la tortura.
Sulla base di questa considerazione mi viene da chiedere come mai l’assassino, evidentemente pagato x soddisfare le particolari e deviate esigenze del suo “pubblico”, uccide frettolosamente le sue vittime con modalità poco o x nulla sadiche. Queste sono le due principali domande che mi sono sorte nella mente, come se ciò non bastasse si deve anche evidenziare che tutti i primi ¾ del film sembrano costituire una sorta di “brodaglia”, x altro tecnicamente ben realizzata (la sequenza più bella è sicuramente quella dei corvi in volo), in attesa del finale in cui si sviluppa superficialmente il soggetto iniziale. La sensazione è che si sia avuto paura di rendere troppo violenta l’opera, scelta, tra l’altro, incomprensibile visto che la pellicola si è “beccata” cmq un “vietato ai minori di 14 anni”. Notevole occasione sprecata. Voto: 5.5

Su Marc Evans

Se la pellicola non sprofonda nella mediocrità è merito suo che con una regia all’altezza della situazione riesce a compensare parzialmente i limiti di una sceneggiatura poco propositiva e destinata a fallire sin dall’inizio. Da tenere sott’occhio. Voto: 7.5

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