Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Inutile nascondere la mia particolare predilizione per il cinema del grande Miike.
In una filmografia sterminata si possono rintracciare una decina di capolavori ed almeno un altra decina di titoli imperdibili.
Ogni opera del regista giapponese vive di vita propria e nonostante la riconoscibilita' autoriale e stilistica nella messa in scena e' un'esperienza unica.
Visto il successo al botteghino del primo ottimo DEAD Or ALIVE , la Toei ha commissionato a Miike un sequel,che puntalmente il geniaccio nipponico ha portato a conclusione.
Peccato per i dirigenti della multinazionle,che si sono visti 'portare' una pellicola che, nonostante avesse i soliti protagonisti, non aveva niente a che fare con il primo film.
Mikke in questo pseudo sequel mette in scena una storia classica di amicizia e mafia, filtrandola attarverso il suo sgaurdo cinematografico completamente anarchico e sempre originale.
Se il primo film aveva nell'azione e nella grottesca forza delle immagini - super esagerate e splatter come il formidabile finale che azzera TUTTO - il suo vero motivo di esistere ,qui si respira un'aria davvero differente.
Miike gira come un Kitano meno posato,si lascia andare a scene violente e a tocchi surreali innestandoli in una trama scorrevole,che ha nei fenomenali sbalzi narrativi dell'incipit e del finale la sua vera potenza.
Un film tragico,che odora di morte a mare sin dalle prime inqaudrature e che non lascia che un solo segnale di speranza nello spettatore,nel suo magnifico e dolcissimo finale.
Di spessore la prova di tutti gli attori e davvero ottimo tutto il reparto tecnico,per un film che lascia il segno in profondita' e che deve essere visto da chi dice di amare la settima arte.
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