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Ali G

Regia di Mark Mylod vedi scheda film

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La recensione su Ali G

di UScomedy
4 stelle

Un ca##one al Governo: è questa in estrema sintesi la trama del primo film di Sacha Baron Cohen, "Ali G", trasposizione per il grande schermo della serie tv dell'inglese Channel 4 che nel 2000 fece conoscere al mondo il talento comico e l'irriverenza di Sacha Baron Cohen.

Se però nella serie il comico si divertiva a fare folli interviste a personaggi famosi (da Donald Trump a Gore Vidal, da David Beckham a Noam Chomsky) senza svelare loro il giochetto e realizzando delle esilaranti candid camera, nel film rimane solo il suo atteggiamento non convenzionale nei confronti delle autorità (vedasi la scena dell'approccio con la Regina Elisabetta...).

Ma per costruire un film ci voleva una storia: Ali G, teppistello di periferia, per una serie di giochi politici viene proposto come candidato al parlamento inglese. Incredibilmente vince, e il suo modo di fare ignorante ma diretto viene apprezzato dal popolo, e il suo potere cresce: quando viene messo in mezzo da sporchi giochi politici, però, dovrà fare ricorso al suo passato di strada per rimettere le cose a posto (a modo suo...).

Enormemente penalizzato dalla traduzione italiana (i giochi di parole volgari e continui sono complicati da rendere in altra lingua), "Ali G" rimane comunque un interessante esordio, specie alla luce dei successivi lavori di Baron Cohen (che qui già compare in un "auto-cameo" nei panni di Borat). La voglia di trasgressione e di sbugiardare riti e rituali c'è già tutta, il meccanismo qui è più "classico" (mentre in "Borat" e "Bruno" utilizzerà di nuovo il meccanismo delle candid camera) e quindi un po' meno efficace, ma - accettata la stupidità del personaggio - la visione è godibile.

Curioso il cast: il primo ministro è il grande attore Michael Gambon, Charles Dance si presta al ruolo del perfido vice, Rhona Mitra è la sua procace segretaria, Naomi Campbell appare in un sogno del protagonista, mentre Martin Freeman ("Sherlock", "Lo Hobbit") è buffissimo nei panni - poco consoni - del teppistello amico di Ali.

Dirige Mark Mylod, regista televisivo di "Entourage" e della serie "Ali G".

(http://newamericancomedy.blogspot.it/2012/06/ali-g-ali-g-indahouse-2002-di-mark.html)

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