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Senza testimoni

Regia di Nikita Mikhalkov vedi scheda film

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La recensione su Senza testimoni

di Baliverna
9 stelle

Nikita Mikhalkov, a suo agio in pellicole con molti personaggi, non disdegna di cimentarsi ogni tanto in film "a due" (vedi anche "Cinque serate"). Questo, secondo me, è migliore.

E' un film per nulla ammiccante col pubblico, ambientato quasi interamente in un appartamento, dove si consuma un dramma senza testimoni, se non i suoi due protagonisti.

La pseudo trama del film vede un uomo fare una visita improvvisata all'ex-moglie, che ha piantato tempo addietro. E' una visita senza un motivo preciso, ed è pure un po' ubriaco, In realtà lo fa spinto da un confuso senso di colpa, che pure si sforza di soffocare con il sarcasmo, il distacco, e un modo di fare superiore e beffardo, che non fanno che riaprire le ferite che aveva inferto alla donna. A poco a poco i due iniziano a conversare e a rivangare il passato. Senza volerlo, si mettono a ripercorrere la loro vita assieme, con lui dibattuto tra impeti di verità e sincerità, ad altri di crudeltà ed insensibilità, e lei indecisa tra le lacrime e un cinismo auto-imposto solo per difendersi. Riaffiorano i ricordi, i momenti belli e le liti, e la figura del figlio ormai divenuto ragazzo e rimasto con la madre.

L'intera operazione richiama i film di Bergman, o anche di certi suoi “derivati”, come Woody Allen, o ancora “Gente comune” di Robert Redford. Mikhalkov, che evidentemente si rifà a note vicende personali, riesce nella difficile impresa di rendere questo Kammerspiel coinvolgente, teso e tagliente nella sua verità. Sotto questo aspetto, il film, che strapazza il meschino personaggio dell'uomo, appare anche come un “mea culpa” del regista, di quelli però che non sperano nel perdono e nella riparazione.

Alcuni momenti, come la visione delle fotografie di famiglia, sono resi emozionanti anche dalle splendide musiche di Eduard Artemjev, che compare personalmente nel film all'inizio, nell'atto di dirigere l'orchestra che suona la colonna sonora.

Non è certo una pellicola per tutti i gusti, ma a chi piace l'introspezione psicologica e sentimentale, i dialoghi da masticare con cura, e non si annoia a morte senza inseguimenti e sparatorie può certamente percorrere questo itinerario accidentato, mentre affiora la dolorosa verità di un amore distrutto dall'egoismo e dall'orgoglio.

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