Regia di Uberto Pasolini vedi scheda film
Di una lentezza estenuante, ricco di inoperosi vuoti, al limite dell’irriverente (qualora si tratti di dialoghi e atteggiamenti del cast recitante) nei confronti dell’immortale opera mitologica cui si rifà, il film riesce a terminare con un’imbarazzante scelta scritturale: non si capisce perché, a giochi/mattanza già passati agli atti, con tutti sistemati, ripuliti e ben a posto nei loro rinnovati panni, il povero Finnes debba restare in scena coperto di stracci, cicatrici e croste con un’espressione che (devo dire) ricorda in maniera inquietante certa iconografia cristologica nei paraggi delle immagini ricavate dalla sacra Sindone. Se l’ubertoso regista volesse spiegare… Io, per me, non ci vedo nessun parallelo tra l’Odisseo omerico e il signore Gesù, a parte il comune vezzo di volersi fare attendere a lungo…
Film bruttino e inutile, che più che altro ha il demerito di bistrattare i due protagonisti, star indiscusse.
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