Espandi menu
cerca
Là dove scende il fiume

Regia di Anthony Mann vedi scheda film

Recensioni

L'autore

vermeverde

vermeverde

Iscritto dall'8 marzo 2020 Vai al suo profilo
  • Seguaci 26
  • Post 8
  • Recensioni 91
  • Playlist 5
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Là dove scende il fiume

di vermeverde
8 stelle

Questo è il secondo film, sceneggiato da Borden Chase, dei cinque realizzati dal regista con James Stewart ed è il primo nel quale la poetica dei western di Anthony Mann è pienamente sviluppata. 

La vicenda si svolge nel 1876 e riguarda un gruppo di coloni che si recano a fondare un villaggio in una sperduta vallata dell’Oregon, guidati da Glyn McLintock (James Stewart) e capeggiati da Jeremy Baile (Jay Flippen), vedovo con due figlie; durante un’esplorazione Glyn salva dall’impiccagione Emerson Cole (Arthur Kennedy) ed entrambi si riconoscono come ex banditi, ma tacendolo ai coloni. Durante un attacco degli indiani la figlia maggiore di Jeremy, Lola (Julie Adams), è ferita e quando i coloni giungono a Portland vi rimane per curarsi; dopo diverso tempo, non vedendo arrivare le provviste indispensabili per sopravvivere, Jeremy e Glyn si recano a Portland e scoprono che a causa dell’arrivo dei cercatori d’oro queste sono sul molo del fiume in attesa di essere vendute al miglior offerente: le fanno caricare sul battello da alcuni vagabondi e vanno a riprendere Lola che ora lavora in un saloon gestito da Cole di cui è divenuta l’amante. Dopo una sparatoria, con l’aiuto di Cole e del giocatore Trey Wilson (Rock Hudson), il gruppo riesce a scappare sul battello e a sbarcare lontano da Portland. Durante il tragitto i vagabondi si impossessano del carico per rivenderlo ai cercatori d’oro e Cole si unisce a loro, salvando però Glyn che viene abbandonato. Glyn però li insegue, e, al guado di un fiume, con l’aiuto di Jeremy, Lola e Trey riesce a reimpossessarsi del carico e ad eliminare Cole.

La storia, alquanto articolata perché ricca di colpi di scena e con complesse relazioni fra i personaggi principali, è interessante per l’elaborazione psicologica di Glyn, in cerca di riscatto da un passato che non riesce a dimenticare, e di Emerson Cole, immerso nell’ambiguità perché inizialmente riconoscente a Glyn (sebbene gli soffi Lola per la quale ne intuisce l’interesse) ed a favore dei coloni cui presta aiuto ma poi, spinto dall’avidità, compie un brusco voltafaccia cercando di vendere le provviste ai minatori impedendo, tuttavia, l’assassinio di Glyn: alla fine l’eliminazione di Cole ha per Glyn il senso del definitivo superamento del passato, trascinato via dal fiume. Meritano il plauso le interpretazioni di James Stewart e di Arthur Kennedy, ricche di sfumature psicologiche.Altro tema sviluppato nel film è l’avidità, nelle sue diverse forme, sia del mercante di Portland, che dei cercatori d’oro o dei vagabondi e che impedisce a Cole di redimersi.  

In complesso è un ottimo film, per le interpretazioni, l’ambientazione e la trama avvincente, le cui uniche pecche, veniali, sono i siparietti un po’ banali del comandante del battello e le azioni finali, quasi da supereroe, di Glyn.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati