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Quinto: non ammazzare

Regia di Robert Siodmak vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Quinto: non ammazzare

di Baliverna
8 stelle

CONTIENE ANTICIPAZIONI - E' un film teso e serrato, che cattura subito e non lascia momenti di pausa. E' anche piuttosto complesso, soprattutto per quanto riguarda il personaggio del protagonista, interpretato da un grande Charles Laughton. E' un assassino senza scrupoli o è uno che giustamente uccide chi non si merita di vivere perché fa solo del male agli altri? Delitto attira delitto, o anche il secondo è stato un passo necessario e basta? La domanda alla fine del film mi è rimasta, anche se non escludo che potrei trovare una risposta se lo riguarderò. La pellicola riflette anche sul concetto di colpa e sul senso della giustizia.
E' evidente che la moglie del protagonista sia una donna indesiderabile e persino crudele, che infierisce sui familiari con le sue parole cattive anche quando un minimo di bontà consiglierebbe di fermarsi e di tacere. E' come se cercasse in tutti i modi di ferire e di suscitare l'odio del marito e del figlio. Si vede come il consorte la sopporti pazientemente, e anzi troppo direi, perché non reagisce alle sue crudeltà come dovrebbe e potrebbe. Viene qui spontanea la domanda sul come ella sia arrivata a diventare così cattiva e tiranna, senza che lui non abbia mai pensato di metterla a posto. Comunque ad un certo punto lei è diventata insopportabile, e lui passa alla soluzione finale... Lo stesso farà anche con un vicino, ubriacone molesto e parassita, che lo ricatterà. Se l'omicidio è sempre omicidio, è innegabile che il regista cerchi almeno di dare all'omicida delle forti attenuanti. E rimane da vedere fino a che punto.
Per aggiungere elementi di ambiguità al personaggio, va segnalato che è ritenuto da tutti una brava persone e tratti il giovane passacarte del suo ufficio con i migliori propositi educativi. Però è un omicida...
Preferisco lasciare ciascuno ad arrovellarsi con queste caratteristiche contraddittorie. Al di là del suo messaggio tutto da chiarire, è un buon film degno del suo regista e del suo creatore, che non sbaglia un colpo. Titolo italiano fuori luogo.

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