Regia di Robert Fuest vedi scheda film
Quando si dice un film di culto. Horror kitsch registicamente non eccelso, è tuttavia dotato di una felice commistione fra le macabre esigenze della vendetta d’amour fou, e le venature ironiche allora in voga (splendidamente introdotte nel genere da Polanski in “Per favore non mordermi sul collo”). Le efficacissime ambientazioni barocche ed un Price carismatico sono le qualità che si fanno più ricordare. La scena anticipatrice della mattanza, con il dott. Phibes di spalle ed incappucciato, intento a suonare enfaticamente "la marcia dei sacerdoti" di Mendelssohn, è da cineteca.
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