Espandi menu
cerca
Simon del deserto

Regia di Luis Buñuel vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mmciak

mmciak

Iscritto dal 3 settembre 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 58
  • Post 9
  • Recensioni 2569
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Simon del deserto

di mmciak
10 stelle

"Simon del deserto" diretto nel 1965
da Luis Buñuel,devo dire che è strepitoso.

La storia racconta le vicende del santone Simon,
che passa di più di sei anni a meditare in cima a
una colonna nel deserto siriano,e viene continuamente
tentato dal Diavolo in molte forme.

Il Film è prodotto dalla Sindicato de
Trabajadores de la Producción Cinematográfica,
e questo Mediometraggio rappresenta il periodo
Messicano del Maestro Luis Buñuel,che costruisce
a mio parere una metafora religiosa con tocchi
ironici sublimi,e narra di questo santone che dopo
6 anni cambia cima e continua la sua riflessione,
e intorno a lui si aggirano strani personaggi,
e dopo aver fatto l'ennesimo miracolo a
far apparire le mani a una persona,
che poi tratta male i suoi figli,e tutto scorre.

Il "Tormentone" e che il diavolo arriva in varie
forme,più delle volte in una provocante
donna che vuole farlo cadere in tentazione,
interpretata dalla bella Silvia Pinal,
e come "Marchio di fabbrica" è molto surreale
e paradossale e dove sottofondo soffia il vento
e suonano i tamburi,che è presente
nella maggior parte di tutto il
complesso.

Bisogna dire che l'interpretazione di
Claudio Brook nel ruolo di Simón
è immensa e si tiene sulle spalle la maggior
parte del complesso con la pesante sceneggiatura
e dialoghi del Maestro.  

L'insolita durata di 45 minuti  fu dovuta a problemi
di produzione che spinsero Buñuel a concludere
il progetto prematuramente.

Tra l'altro la seconda parte avrebbe dovuto
mostrare come il diavolo tornasse indietro per
prendere il posto di Simón,e portare al "male" i fedeli.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano:

Enrique Álvarez Félix-Hortensia Santoveña
e Luis Aceves Castañeda.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida Fotografia in bianco e
nero di Gabriel Figueroa e le
musiche di Raúl Lavista.

In conclusione l'ennesimo Capolavoro
del Maestro del surrealismo,
che costruisce con ironia una metafora
religiosa una storia su un
santone che è in una cima e riflette
con il signore,e fa ogni tanto miracoli e tutti lo
venerano,ma è continuamente
tentato dal diavolo fino al geniale
finale.

Il mio voto: 8,5.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati