Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Si potrà dire di tutto di quest'operina, ma quando in una stessa pellicola ti ritrovi Giuffrè, Cannavale, la Asti, Banfi, la Aumont, non puoi parlarne male. Puoi dire semmai che si potevano sfruttare meglio, ma non è colpa del povero Corbucci.
Simpatica l'idea del venditore ambulante di giacche di camoscio di contrabbando che si trasforma in un medico sessuologo, esperto di "kammesoreta". Il film procede tra siparietti ed episodi più o meno divertenti sino allo scontato finale.
Il ballo del qua qua. Purtroppo sì !
Manca la dinamicità dei migliori film comici italiani ed un pizzico di cattiveria in più non guastava. Nuoce la frammentazione in troppi episodi a sè stanti.
Cannavale fa la parte di Cannavale in tutti i film in cui ha recitato. Può essere un limite, ma può d'altronde rappresentare una garanzia. In questo caso il suo ruolo è quello del Cannavale classico, la spalla un pò astuta un pò ignorante del protagonista.
A differenza del solito, in quest'opera Banfi svolge un ruolo secondario, protagonista di un episodio della durata di poco più di cinque minuti. Un paio di battute alla "banfoli" e poco più...
Poco sfruttata.
Vale quanto sopra, ma quanto è bella però...
Un grande attore el cinema e, soprattutto, del teatro italiano. Recita forse un pò distratto in questo "Trafficone", ma la classe c'è sempre tutta e si vede.
Ci sarà mai una riabilitazione anche sua ? Non credo si possa continuare a mantenere vivo l'assioma per cui un film di Bruno Corbucci è necessariamente una ciofeca. Certo Sergio Corbucci è un'altra cosa, ma vediamo cosa ci propina l'attuale panorama del cinema italiano.
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