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Donne

Regia di George Cukor vedi scheda film

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La recensione su Donne

di giampy
8 stelle

Lo scandalo destato da Tod Browning nel fare un film di soli "freaks" o da Vincent Minnelli nel realizzarne uno con sole persone di colore, non è niente in confronto al "putiferio" a cui andò incontro George Cukor nel fare una pellicola tutta incentrata sul genere più eccentrico, volubile e passionale dell'umanità: le donne. Il film infatti è tratto da una piece scritta da una donna (Claire Booth Luce), è sceneggiato da due donne (l'arguta Anita Loos e Jane Murfin), ed è interpretato da un cast tutto al femminile (anche gli animali che appaiono nel film sono rigorosamente femmine). Sarebbe stato sciocco ingaggiare un regista donna (non che ce ne fossero così tante all'epoca), perché sarebbe mancato quel fine distacco e quella straordinaria sottigliezza intellettiva che solo un regista dalla sensibilità femminile come Cukor avrebbe saputo infondervi. La storia gira attorno ad un'elegante ed affabile signora dell'alta società (una convincente Norma Shearer), attorniata da un gruppo di amiche pettegole (tra cui spicca l'esilarante Rosalind Russell), da cui scopre che il marito la tradisce con la commessa di una profumeria (una straordinariamente perfida Joan Crawford); sul momento incassa il colpo e divorzia, ma le sue nuove amiche (tra cui c'è la superba Mary Boland nel ruolo di un'eccentrica contessa), più gentili e sincere delle precedenti, l'aiuteranno a riconquistare quel marito che in fondo l'ha sempre amata. La sceneggiatura è fine e caustica, con dialoghi decisamente brillanti, ma soprattutto c'è un ritmo travolgente che Cukor infonde con precisione da maestro. La direzione delle attrici, è superfluo dirlo, è perfetta. Ognuna riesce a sviluppare il proprio personaggio con ricchezza di sfumature (a parte la Russell, un po' troppo eccessiva in un personaggio di suo già sopra le righe). Il mondo con cui viene descritto l'universo femminino è spietato ed elegante, ora con compartecipazione emotiva ora con caustico distacco. Ma tutto fatto con un'eleganza straordinaria.

Su Rosalind Russell

Spumeggiante e divertente nel ruolo dell'amica perfida e dedita al pettegolezzo. Il suo tempismo comico è perfetto, anche se ogni tanto, in un personaggio già di suo sopra le righe, rischia di strafare.

Su Joan Fontaine

Dolce, tenue e sommessa, ma mai noiosa.

Su Joan Crawford

Possiede una carica sensuale ed un'espressività decisamente coinvolgenti. Il ruolo di arrampicatrice sociale non è mai stato interpretato meglio.

Su Norma Shearer

Bellissima, elegante e splendidamente espressiva. Chi dice che abbia fatto carriera solo grazie al marito produttore (Irving Thalberg) sbaglia di grosso. La sua interpretazione in questo film è sottile e sofferta, ricca di finissime sfumature. Davvero intrigante!

Su George Cukor

Un maestro di classe, verve e intelligenza. Il modo in cui ha diretto questo coro di voci è fantastico, equilibrando perfettamente "l'acuto del soprano e lo strillo della pettegola".

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