Regia di John Guillermin vedi scheda film
Un gruppo di personaggi eterogeneo compie una crociera sul Nilo, ma le tensioni che oppongono alcuni di loro provocherà una catena di omicidi.
Discreto. E' un giallo cerebrale e con un fondo di cinismo quanto ai personaggi, come nella tradizione di Agatha Christie. La prima parte, pur necessaria alla presentazione di questi ultimi e dei rapporti che li legano, arranca un pochino. Quando siamo invece sul battello ed inizia la fase gialla della vicenda, il film prende spessore, anche se gli manca qualcosina per essere davvero un buon film. Mi pare che il regista diriga bene; forse il problema risiede in una sceneggiatura un po' scolastica e senza guizzi.
L'ammucchiata di divi ha uno scopo soprattutto di richiamo del pubblico, perché è evidente che non tutti sono bene in parte e sono necessari. E poi io nelle mischie di mostri sacri non credo. Facciamo però una piccola carrellata su alcune interpretazioni:
Peter Ustinov - molto bravo, in un'interpretazione ricca di sfumature
David Niven - puramente accessorio, ruolo ornamentale e attore poco convinto
Mia Farrow - discreta nei panni e lei congeniali di donna fragile e un po' isterica
Angela Lansbury e Bette Davis - entrambe sopra le righe, i loro personaggi sono solo delle caricature
George Kennedy e Jack Warden - non male, ma forse troppo marginali
La soluzione del giallo è ben congeniata, ma i personaggi a volte sono troppo smaccatamente falsi con lo scopo di depistare lo spettatore per essere credibili. Si pensi alla scena della piramide e al ruolo della ex-moglie intepretata da Mia Farrow. Come donna illusa da un bellimbusto e diventata vendicativa è credibile; dopo lo sarà secondo me di meno.
In generale, è un film godibile, che si segue con la curiosità propria di un giallo con enigma, ma che manca di vero fascino. Colpa forse delle mastodontiche dimensioni produttive e delle forze che devono essere state in gioco. Ultima cosa: il film ha elementi macabri e sanguinolenti che non mi aspettavo in quel contesto.
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