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Tigerland

Regia di Joel Schumacher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tigerland

di stanley kubrick
8 stelle

Il Vietnam rappresenta un passo importante nella storia del cinema. Tra orrori di gente con amputata qualche parte del corpo a una preparazione prima della partenza severa, istruttrice, indefinibile. Ognuno ha i propri eroi in ogni film, in questo caso tocca al soldato Bozz, con spirito di umorismo a più non posso. Il film racconta tutto l'addestramento prima della guerra del Vietnam dei soldati, per citarne alcuni: come detto prima il soldato Bozz è il capo (dopo) di tutti, determinato e mai sottomesso, è il vero protagonista della storia; il soldato Paxton, meno determinato del primo ma pur sempre un grande soldato; il soldato nero Johnson, discriminato ma aiutato dai primi due. Questi tre sono i soldati più visti nel film.

La disperazione di un soldato porta alla vera e propria follia, al punto di uccidere chiunque gli capiti a tiro. Sorte che tocca a un soldato in particolare, ribelle contro tutti e vero nemico di Bozz per tutto il film. La determinazione di un soldato, al punto da salvare con una scusa un soldato con moglie e figli, con un altra un soldato che faceva il macellaio, infine Paxton, suo migliore amico, cavandogli un occhio con il fucile per non farlo andare in Vietnam. La svogliatezza di un soldato, al punto di scherzare con i sergenti di alto grado in maniera piuttosto piacevole, anche se mangia terra o fa una trentina di flessioni, ma le tiene e va avanti. La discriminazione e il razzismo nei confronti di un soldato, al punto da chiamarlo sempre "sporco negro di merda", si picchiano e anche loro mangiano terra e fanno una trentina di flessioni. La vendetta di un soldato, al punto di scambiare il bersaglio fantoccio di un amico con quello del nemico, senza farsi beccare, perchè è così la vita di un soldato. I piaceri di un soldato, al punto di scappare dall'accampamento per farsi almeno tre scappatine in tutto il film con prostitute di vario genere, perchè anche la vita del soldato offre piaceri, senza essere beccati però perchè se no riscattano la trentina di flessioni in cui accennavo prima.

Girato con un budget ridottissimo, il film risulta essere un saggio spietato sulla guerra che ormai conoscono tutti, ovvero quella del Vietnam. Schumacher gira l'intero film con una macchina da presa a mano in formato 16 millimetri, ma la mano si sente, è la mano di un regista che vuole riscattarsi dopo le brutte figure che ha fatto nei lavori precedenti. Primo ruolo di attore proagonista per Colin Farrell, sorprendente attore che dopo avrà un futuro roseo con molti altri ruoli di importanza rilevante. Buona prova di Matthew Davis e di Russel Richardson che rispettivamente interpretano il ruolo del soldato Paxton e del soldato Johnson.

L'ultima favolosa scena è dedicata ai veri cinefili, perchè in ogni mondo, in ogni pianeta che c'è dopo la morte rivivranno per sempre quelle inutili, ingiallite pagine rovinate dal tempo dal diario che Paxton voleva scrivere su Bozz. Quest'ultimo però le getta all'aria perchè è sicuro di tornare vivo dal Vietnam. Tre alternative possibili del futuro di Bozz. Quale di queste?
Mistero irrisolvibile.

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