Regia di Jon M. Chu vedi scheda film
I problemi di Wicked sono essenzialmente due. Il primo riguarda la quantità di materiale narrativo: ce n’era abbastanza per un solo film, non per due. Questo si traduce in molte lungaggini, soprattutto in questo secondo capitolo, che per i primi tre quarti d’ora procede senza una direzione chiara. Il vero coinvolgimento arriva solo negli ultimi quaranta minuti, quando la storia rilegge gli eventi legati a Dorothy, con un approccio che ricorda un po’ Ritorno al futuro – Parte II, e che offre anche alcune idee visive interessanti.
Il secondo problema è l’eccessivo uso della CGI: l’estetica risulta fredda, piatta e talvolta persino un po’ dozzinale. Rimane però efficace l’emozione legata all’amicizia tra le due protagoniste, ben valorizzata dai numeri musicali e dalla forte intesa tra le due attrici, entrambe belle e talentuose.
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