Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Amore e vendetta: uno strano 'lieto fine' per questa commedia nevrotica quasi quanto il suo protagonista: momenti dilatati si alternano a scene violente, dialoghi e gesti si alternano nel costruire il diario di una nevrosi moderna, causata dallo stress di una vita apparentemente compiuta, ma che è in realtà solo un vuoto involucro delle potenzialità di Barry. Quelle stesse potenzialità che escono allo scoperto grazie all'amore: ogni tanto anche Anderson ha una botta di ottimismo, a modo suo. Mantenendo la retorica consueta, non è casuale per il regista che le sorelle, ovvero le radici della famiglia e quindi il passato, siano il freno principale all'emancipazione di Barry. Sandler funziona bene, allucinata al punto giusto la Watson, Seymour Hoffman ha una parte minore. Ubriaco d'amore è l'altra faccia, quella della commedia, del dramma della solitudine moderna di Magnolia.
Barry è nevrotico, oppresso da un lavoro noioso, dalle sette sorelle che lo trattano perennemente come un bambino e da una vita solitaria. L'amore per una ragazza gli cambia la vita e gli dà coraggio proprio mentre una gang di delinquenti lo ha preso di mira.
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