Regia di Nicole Garcia vedi scheda film
Ha talmente scioccato l’opinione pubblica francese che nel giro di tre anni, questa terribile storia d’invisibilità, ha partorito due film. Il primo, A tempo pieno, lo abbiamo visto due stagioni or sono. Il secondo, presentato in concorso a Cannes 2002 e diretto dall’ormai ex attrice Nicole Garcia, punta decisamente, rispetto all’operazione di Cantet, su Daniel Auteuil, storico “cuore in inverno” del cinema contemporaneo. L’agghiacciante vicenda che indossa - in una trasposizione ansiogena, fredda, troppo calcolata - è quella di Jean-Claude Romand, falso medico per una quindicina d’anni, falso benestante, falso in tutto e con tutti, fantasma di se stesso che, ogni mattina, si alzava, si faceva la barba, portava i bambini a scuola, salutava la moglie ma non andava a lavorare all’istituto di ricerca che spacciava per sua dimora professionale, perché non era un medico, non era nulla. Un uomo mai nato in una società che annulla già di suo individualità e quant’altro. Un fatto vero completamente basato sulla menzogna che rende attoniti, senza parole.
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