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Contro il destino

Regia di Olivier Assayas vedi scheda film

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La recensione su Contro il destino

di bradipo68
8 stelle

Perchè un titolo come Parigi si sveglia deve diventare Contro il destino?Titolo che ,detto per inciso non vuol dire assolutamente nulla e che non sottolinea alcuna caratteristica del film.Che è una fotografia ,impietosa a tratti,della diversa concezione che hanno della vita due ragazzi appena maggiorenni.Adrien torna a casa dopo tanto tempo e trova il padre(intepretato da Jean Pierre Leaud,lui, una vita da eterno ragazzino per la Novelle Vague e per Truffaut,ora impelagato in un bel contrappasso dantesco) che sta con una coetanea del figlio,Louise, che ha solo la smania di arrivare in alto.E non esita a cercare di sedurre Adrien il quale cade nella trappola.Ma le loro visioni della vita sono troppo diverse:lui ha voglia di essere precario a vita nel senso che gli piace continuamente rimettersi in gioco,annullare tutto quello che ha fatto in precedenza per ripartire da zero,capacissimo di attaccarsi ai suoi sogni.Lei vuole arrivare,trovare scorciatoie per essere qualcuno.Riuscendo nell'obiettivo prefisso arrivando a essere annunciatrice delle previsioni del tempo dopo aver sedotto un produttore televisivo e aver buttato via come una scarpa vecchia i due amanti precedenti,padre e figlio.Il riferimento fatto prima alla Nouvelle Vague non è assolutamente  peregrino:Assayas è un regista che si ispira chiaramente a quel gruppo di registi che dette origine alla Nouvelle Vague:lo stesso stile di ripresa vivace,la stessa ricerca di prospettive nuove e di sequenze girate in maniera anticonformista,forse in qualche caso un'eccessiva ricerca di stile.Ma Assayas di talento registico ne ha da vendere e indovina soprattutto una protagonista con uno sguardo,malizioso,tra ingenuità e capacità di manipolazione,che non si dimentica.Contro il destino è forse un film in alcuni tratti acerbo ma già spiega perfettamente l'idea di cinema che ha Assayas.Questo è un film che si pone alla stessa altezza dei personaggi che narra non giudicandoli ma cercando di capire le rispettive,antitetiche ragioni.Tra i due il personaggio più affascinante proprio per le sue contraddizioni è quello di Adrien indeciso tra fuga e desiderio di trovare una propria strada.Louise è invece una macchina da guerra con un solo obiettivo:il successo.Non importa in che maniera arriva e a quali compromessi si debba sottostare.

Su Olivier Assayas

regia estremamente convincente

Su

uno sguardo che non si dimentica

Su Jean-Pierre Léaud

un eterno ragazzo che diventa padre

Su Thomas Langmann

non male

Su Antoine Basler

discreto

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