Regia di Sam Raimi vedi scheda film
"Per quanto io faccia, e nonostante tutti i miei sforzi, sono sempre le persone che amo quelle che pagano!..."
Peter è un adolescente intelligente e sensibile, bravo a scuola e poco dotato fisicamente: tutte caratteristiche che non l'aiutano ad attirare l'attenzione del gentil sesso e in praticolare di Mary Jane, la sua coetanea vicina di casa di cui è perdutamente innamorato, ma da cui è sostanzialmente ignorato da sempre.
Orfano di entrambi i genitori, Peter vive con gli zii che l'hanno accolto in casa come un figlio; ed anche se egli è loro profondamente attaccato e riconoscente, è contro di essi - in particolare verso lo zio Ben - che si riversano le opposizioni tipicamente puberali sul come gestirsi la vita e sui pochi denari a disposizione.
Il morso ricevuto da un ragno geneticamente modificato lo rende una persona diversa: era una specie di nerd, ora è diventato qualcosa dal fisico stupefacente.
Ma presto Peter comprenderà la massima diello zio Ben: "A grandi poteri, grandi responsabilità!".
Nel confronto con il remake del 2012 diretto da Marc Webb, questo primo capitolo della trilogia di Sam Raimi è molto fedele allo script del fumetto anni '70 che io leggevo da ragazzo e forse è per questo che gli sono particolarmente affezionato. Mi sembra che esso permetta di comprendere meglio, cioè, la personalità complessa di Peter Parker ambivalente tra il desiderio di riscatto personale e la consapevolezza di dover vivere una vita non appariscente per non attrarre attenzioni su di sé e sulle persone a lui affettivamente attaccate.
A livello di scelta di attori: facendo subito la premessa che J.K.Simmons alias il direttore del Daily Bugle è a mio parere il più riuscito abbinamento fra attore e personaggio (rispetto al riferimento dell'alter ego fumettistico), credo che anche Tobey Maguire (rispetto al suo successore, Andrew Garfield) abbia proprio il volto giusto, sufficientemente anonimo, e il fisico per interpretare lo Spiderman che io ricordavo; i volti della zia May (Rosemary Harris) e dello zio Ben (Cliff Robertson) sono perfetti; per non parlare del raffronto Kirsten Dunst vs Emma Stone rispetto alla fisicità ed interpretazione di Mary Jane.
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