Regia di Pan Nalin vedi scheda film
Un film delicatissimo che gioca in maniera temeraria su un tema sensuale, introdotto attraverso una storia efficace che prende tutti i suoi tempi necessari per il suo racconto, immergendosi in un panorama che rientra nella tematica del film e che è nelle scelte che derivano dalla provenienza documentaristica del regista. Una tematica interessante che mette in discussione le scelte e la vita che va conosciuta nella maniera giusta, ma una volta assaporata diventano più complicate le scelte, non trattandosi più di un rapporto strettamente personale. La storia appassiona e ci fa pensare fino all'ultima inquadratura; si trattano argomenti religiosi e quotidiani ed il senso finale è quello che l'impostazione alla base , cioè alle fondamenta, non si può mai cancellare, le cellule primarie, che ad un certo punto della vita lo riporteranno alle origini, riemergono, se pur come dolorosa scelta.
Il film affronta l'argomento con una leggerezza dei toni che aiuta a comprendere ed entrare efficacemente nelle pieghe del pensiero del protagonista. Il pensiero che ci guida per tutto il film è quello scritto nella pietra , che all'inizio ed alla fine del film appare: “Come si può impedire ad una goccia di acqua di asciugarsi?”
Una storia che con i suoi tempi ci appassiona
prima regia ed una rivelazione, ed tutt'oggi, inispiegabilmente l'unica
Un non attore per una storia come questa
Il monaco anziano
Un bel volto che ha saputo entrare, anche senza mestiere nel suo personaggio.
Un volto bellissimo e sensuale
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