Regia di Todd Phillips vedi scheda film
L’idea di realizzare il sequel di Joker contaminandolo con il genere musical, aveva creato fin dall’inizio ancor più diffidenza del fatto, già di per sé non sentito necessario, di girare un seguito.
Il problema di Folie à Deux non è però nella musica e nelle canzoni. Anzi, possiamo dire che le parti musicali sono integrate anche bene all’interno della pellicola. Da questo punto di vista si ritorna a casa con la voglia di leggere la soundtrack del film per riascoltarsi qualche canzone e magari inserirle anche nella propria playlist.
Tecnicamente il film è ineccepibile, è inutile soffermarsi infatti su aspetti tecnici che d’accordo, non dobbiamo mai dare per scontato, ma che è anche obiettivamente difficile che non abbiamo una resa eccellente in fase di produzione. I limiti del film stanno tutti nell’idea di partenza, il problema è il soggetto.
Joker: Folie à Deux è una sorta di legal drama dove si fa il processo a Joker per gli omicidi commessi nel primo film, di fatto quindi non c’è una storia nuova, ma si assiste ad un ripetersi delle prime vicissitudini. Il film possiamo dire che in un certo senso si accartoccia su sé stesso, rimane prigioniero del suo passato senza decollare. Il personaggio di Harley Quinn rimane sullo sfondo, il talento di Lady Gaga, che si conferma comunque sempre più adatta al mezzo cinematografico, non brilla, non ingrana, così come di fatto l’intera storia che non parte mai.
Quella di Todd Phillips è un’operazione indubbiamente coraggiosa e per certi versi anche innovativa nel mondo del fumetto quanto però alla fine inutile che si sarebbe potuta benissimo evitare.
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