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Amen.

Regia di Costa-Gavras vedi scheda film

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La recensione su Amen.

di supadany
6 stelle

VOTO : 6,5.

Che si potesse fare qualcosa di più mi è parso un fatto appurato, ma in ogni caso questo film di Costa Gravas mette in campo abbastanza argomenti che non lasciano certamente distanti anche se un po’ più di “carattere” e nerbo non avrebbero di certo guastato alla causa.

Kurt Gerstein (Ulrich Tukur) è un chimico tedesco di successo, lontano dalle manie delle SS e dal conflitto mondiale che attanaglia l’intera Europa.

Un giorno però scopre che i suoi composti vengono utilizzati non per disinfettare l’acqua, bensì per sterminare gli ebrei all’interno dei campi di concentramento ed un alto grado delle SS (interpretato da un glaciale Ulrich Muhe) lo coinvolge per affinare la tecnica ed aumentare le uccisioni giornaliere.

Kurt è sconvolto da quanto apprende e chiede aiuto prima ad un ambasciatore svedese e poi ad un impavido prete di nome Riccardo (Mathieu Kassovitz) il quale a sua volta riferisce al Papa Pio XII, che però pubblicamente rimane sul vago deludendo i due uomini che, in modi molto differenti, continueranno a combattere la loro battaglia.

Obiettivamente girare un film del genere è un po’ come giocare in casa una partita di calcio con l’ultima in classifica … si parte sempre in vantaggio, perché gli argomenti a disposizione sono talmente riconosciuti, a livello generale intendo, che l’interesse di partenza dello spettatore è sempre piuttosto alto.

E Gravas imbastisce un racconto abbastanza efficace, sicuramente ordinato e con parecchie frecce al suo arco, che però non vengono sfruttate fino in fondo.

Un personaggio che scopre di essere un involontario carnefice, un altro che combatte con calma ma coraggio (il prete), ma soprattutto colpisce vedere la reazione del Vaticano ai fatti, all’inizio giudicati come “improbabili”, quando, verso la metà del film, l’azione si spacca a metà tra Roma e la Germania (gestendo i due versanti con lucidità, ma poca passione).

Secondo me Gravas non riesce ad essere incisivo al massimo, una storia così poteva essere meglio valorizzata sia dal punto di vista estetico (comunque per nulla malvagio anche se non si ritrova niente di indimenticabile), sia per le scene madri (si poteva catturare qualche scena forte, magari rendere più vivo il martirio di Riccardo, insomma si poteva fare un po’ di tutto), sia per il valore della storia che in alcuni punti lascia qualche dubbio in questa sua interpretazione dei fatti (pare quasi che il popolo tedesco fosse ignaro di quanto stava accadendo, solo pronto alla conquista del mondo).

Dunque direi che il film regala un buono spettacolo, affronta argomenti molto forti, ma lascia qualche dubbio, risultando un po’ semplicistico quando con un filo in più di coraggio si poteva scrivere una pagina assai più significativa sull’argomento.

Su Costa-Gavras

VOTO : 6,5. Il lavoro complessivo è tutt'altro che malvagio, ma aveva a disposizione un materiale che avrebbe potuto portare ad un film di rango superiore.

Su Ulrich Muehe

VOTO : 6/7. Glaciale, mi ero, purtroppo, dimenticato di quanto fosse bravo, sigh.

Su Ulrich Tukur

VOTO : 6,5. Ci mette molto impegno, ma non convince a 360° in un ruolo tutto passione e coinvolgimento nel quale non sfigura ma si poteva anche fare di più (aiutato anche dal regista).

Su Mathieu Kassovitz

VOTO : 6++. Altro ruolo che poteva essere valorizzato meglio. Più che sufficiente il buon Mathieu.

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