Regia di Giuseppe Ferrara vedi scheda film
E' il classico film che merita di essere visto più per quello che dice che per come lo dice. Certo la complessità delle vicende narrate non agevole la compresione, che rischia di essere davvero ardua per chi non le conosca almeno in parte. Il taglio troppo televisivo e lo schematismo di fondo sicuramente non giovano all'operazione, ma forse non c'era altro modo per riassumere in due ore un groviglio in cui erano coinvolti banchieri, bancarottieri, faccendieri, il Vaticano, servizi segreti più o meno deviati, massoneria, partiti politici, mafia e chi più ne ha più ne metta. Alle prese con una materia così scottante, Ferrara (assistito da Armenia Balducci in sede di sceneggiatura) si è attenuto
abbastanza scrupolosamente alla documentazione ufficiale (non mancano immagini di repertorio) senza fare sconti a nessuno, nemmeno al Papa (il cui volto comunque non compare nel film "per doveroso rispetto", recita la didascalia iniziale). Il vero punto di forza è comunque nella raffigurazione di Calvi, che grazia alla splendida interpretazione di Omero Antonutti, emerge come un personaggio che per ambizione e smania di potere si è trovato coinvolto in un gioco troppo più grande di lui, ma così terribilmente umano nel suo ondeggiare tra momenti di totale rassegnazione e di ingenuità quasi disarmante, convinto che in fondo le cose si potessero ancora aggiustare. Accanto a lui una Pamela Villoresi molto efficace nei panni della moglie e una fitta schiera di comprimari, alcuni perfettamente riusciti (vedi il Rosone di Pier Paolo Capponi e il Pazienza di Alessandro Gassman), altri un pò meno (Camillo Milli nei panni di Gelli si poteva evitare, e anche le imitazioni dei politici sembrano uscite dal Bagaglino). Pur con i suoi limiti è comunque un film istruttivo.
Scialba.
Voto:6,5.
Un cardinale Marcinkus senza infamia e senza lode.
Credibile nei panni della devota e combattiva moglie di Calvi.
Il suo Flavio Carboni è un pò macchiettistico.
Il vero punto di forza del film. In UN EROE BORGHESE aveva interpretato Sindona... Stavolta, aiutato anche da un'incredibile somiglianza fisica, è un Calvi pressochè perfetto.
Probabilmente il suo film più ambizioso, ma secondo me non quello più riuscito. Le intenzioni come sempre sono ottime e poi, diciamocelo, quanti altri registi avrebbero avuto il coraggio di portare sullo schermo questa storia?
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