Regia di David Lynch vedi scheda film
Mulholland Drive, altro grandissimo film di Lynch, una storia d'amore a metà strada tra sogno e realtà, e se la realtà e il sogno si fondono senza capire dove comincia l'uno e finisce l'altro?
Film la cui prima parte è forgiata tra il sogno, ossia cosa Betty/Diane sogna con la sua amata, il cui amore non è corrisposto come si vede nella seconda parte, e poi arriva la realtà dopo l'apertura della cosidetta scatoletta blu, che è il cosidetto vaso di pandora, che rimette ogni cosa al suo posto.
Certo, detto così la cosa sembrerebbe alquanto strana, ma bisogna perdersi nell'universo Lynch, cercare di vivere questo grandissimo capolavoro, perchè di capolavoro si tratta, senza porsi domande, ma soltanto lasciandosi guidare dall'istinto, perchè se il film non ha una struttura lineare - la seconda ondata del cinema di Lynch per molti è incomprensibile, ma lasciamoli parlare - lascia che sia lo spettatore a prendere la libertà di capire ciò che sta vedendo, se siete capaci di farlo, allora vi troverete davanti a un film che vi sorprenderà, altrimenti peggio per voi.
Certo bisognerebbe avere la capacità di lasciarsi andare, cosa che non tutti sono in grado di fare.
C'è voluto un bel po' affinchè anche io riuscissi a lasciarmi andare, e quando l'ho fatto, l'ho adorato.
La scena al club silencio è una delle migliori della storia del cinema.
Ci sono parecchi modi per raccontare una storia d'amore, tra questi c'è anche Mulholland Drive, una storia d'amore disperato tra due donne, qui veramente Lynch va a fondo, mescolando tutto il suo amore per il cinema, soprattutto inserendo la nostalgia del cinema classico, con una critica verso l'attuale studio system.
Sono passati 18 anni, e di Mulholland Drive si continua a parlare, qualcosa certamente significa, soprattutto se si considera che è stato riconosciuto come miglior film del terzo millennio.
Da non perdere assolutamente
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