Regia di David Lynch vedi scheda film
Rita e Betty. Diane e Camille.
Il sogno, il subconscio, la realtà.
Cinema onirico ed abissale che non sa che farsene di trama e logica, capace di compiere un atto di fede nello spettatore, nella sua capacità di percezione.
Sogno e subconscio sono segmenti di una stessa retta , il rifugio della mente umana al riparo da una cosa terribile che si chiama realtà. L' Illusione, cioè la finzione, genera emozioni, è il senso del cinema per Linch.
Siamo coinvolti e storditi da un intreccio narrativo e da un montaggio che si fa caos, disordine, difficilmente comprensibile, da suoni, immagini e volti che tornano continuamente in modo non uguale ma simile , come in un deja vù, contribuendo allo spaesamento di chi guarda, che è proprio dei sogni. Quanto di noi stessi proiettiamo nei sogni? Come interferisce il subconscio? E la coscienza ci accusa o ci scusa?
Un opera multilivello epocale , un trattato spaventoso sul senso di colpa , una lunga allucinazione ed un grido d'accusa ad un intero sistema (Hollywood) ed al suo modo di fare spettacolo.
Un cinema non immediato e complesso, sicuramente non per tutti, capace di aprire squarci profondi dentro di noi, nella presa di coscienza di sé stessi, catapultando lo spettatore su un altro livello percettivo. Che soddisfazione arrivare a capirlo!!
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