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The Believer

Regia di Henry Bean vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Believer

di zombi
8 stelle

che film potente. i film che in america sono bravi a fare anche se viene da un regista sconosciuto e imponeva un viso mai visto prima. "IO AMO E ODIO: QUALCUNO MI SPIEGHI PERCHè" la citazione di catullo non è proprio così, ma rende. per giudicare o criticare bisogna conoscere, sapere cosa si giudica e si critica. i nazisti erano avidi di sapere. viaggiavano in tibet, nella foresta amazzonica per cercare collegamenti con quella che chiamavano la razza eletta. ti lascia schiacciato contro il muro, inerte sul divano con la bocca semiaperta. per distruggere gli ebrei, danny dice(suggerisce ad un'accozzaglia di uomini d'affari accorsi per finanziare l'ennesimo gruppuscolo nazi-fascistoide)di amarli. aprire le braccia e accoglierli perchè solo annientando il loro senso all'autodistruzione, si potrà cancellare la loro aura da popolo eletto nei confronti di dio. danny è un ragazzo intelligente. è u ragazzo cresciuto cercando di capire perchè si dovesse accettare una religione solo perchè un dio te lo ordina. un dio talmente potente e grandioso da non esistere. adesso io sicuramente avrò travisato quello che ho sentito e non sono qui per dare addosso alla religione ebraica, ci mancherebbe altro. abbandona per strada quei poveri pezzentelli solo pronti ad aprire bocca per dire le tre cose tre solite sugli ebrei. danny ad un incontro di scampati all'olocausto, azzittisce uno dei suoi camerati che negava l'olocausto di fronte ad un vecchio sopravvissuto al campo di sterminio... danny dice come poteva essere hitler un grande se con un europa cosparsa di campi di sterminio fosse riuscito ad uccidere solo 200.000 ebrei. zitto idiota, ti meriti la merda di vita che vivi. danny è inquieto. conosce la religione dalla quale cerca scampo, rispetta gli usi, ma non può accettare. la sua testa, la sua ragione dice che non è giusto. potrai picchiare ragazzi che non si difendono, avere incubi ad occhi aperti sul racconto del padre che ricorda il figlio di tre anni infilzato con la baionetta, vedendosi nei panni dell'aguzzino prima e del genitore al quale dio sta portando via il figlio tramite le mani di un nazista. dovrai uccidere un ebreo, perchè devi uccidere un ebreo, ma alla fine quando avrai ucciso l'unico ebreo che riesci ad uccidere, non ti rimarrà aòltro che salire scale che non portano a niente?.... un personaggio meraviglioso interpretato da un giovane attore dotatissimo(stefano accorsi, prego imparare!!!!!), in una sceneggiatura che non annoia e non indugia in luoghi comuni sul protagonista. in più abbiamo la fortuna di riavere una theresa russell in un ruolo al solito sgradevole e scomodo. la isabelle huppert d'oltre oceano, purtroppo caduta nell'oblio, in grave mancanza di registi che ne sappiano sfruttare il talento e i tratti del viso unici e inconfondibili.

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