Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Dopo aver eseguito un saggio musicale incentrato su Mozart, una giovane musicista di conservatorio viene brutalmente assassinata. Delle indagini viene incaricato il commissario Maccari, presente in sala al concerto. Ma nel frattempo la morte raggiunge altri musicisti che hanno preso parte a quel saggio.
Comprensibilmente Sergio Martino non aveva più granché da dare al suo mestiere nel 1999: passata la sessantina (classe 1938), un'apprezzata carriera alle spalle con numerosi titoli di culto firmati nel corso di tre decenni di attività, un mondo del cinema in crisi profonda nel quale non poteva più riconoscersi in alcun modo e che lo aveva spronato a intraprendere un onesto percorso di sopravvivenza sul piccolo schermo, fatto di regie senz'altro poco esaltanti ma quantomeno artisticamente soddisfacenti. Come è d'altronde questo Mozart è un assassino: la parte soddisfacente della faccenda sta tutta nella possibilità di girare un copione originale, firmato dallo stesso regista insieme a Francesco Contaldo, e nell'avere a disposizione un budget evidentemente dignitoso. Fine dei lati positivi, ma date tutte le premesse ci si può accontentare. Quanto ai lati negativi, è inutile girare il coltello nella piaga di un film dalla trama piuttosto prevedibile, farcito di soluzioni banali e dialoghi insulsi, una sorta di thriller a cui mancano però le emozioni forti e che può vantare come elementi di maggior attrazione nel cast Enzo Decaro, Daniela Scarlatti, Augusto Fornari, Emanuela Garuccio e Alberto Di Stasio. Un centinaio scarso di minuti di durata, produzione targata Rai. 3/10.
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