Regia di Allen Hughes, Albert Hughes vedi scheda film
Thriller stilisticamente ben studiato, avvincente e caratterizzato da una buona dose di giallo hitchcockiano. La trama è macchinosa, con qualche tranello psicologico interessante e tanto mistero in una Londra decadente e suggestiva, poiché perennemente tetra, nebbiosa, quasi infernale, dove si cerca di scoprire chi sia l'assassino di una serie di prostitute.
L’atmosfera generale viene resa inquietante dalle strade sordide nella penombra, da sette sataniche, riti esoterici, anime perdute, premonizioni, ispettori oppiomani e folli assassini.
Il miscuglio di sangue e senso di riscatto di quest’opera affascina e sconvolge al tempo stesso. Qualche accenno all'antica alchimia, ai doni parapsichici e alle visioni psicotrope completano il quadretto sullo sfondo della Casa Reale inglese.
Efficace soprattutto la sceneggiatura, che illustra attraverso degli adeguati approfondimenti, i misteri della Massoneria e ciò che spinge Jack lo squartatore a uccidere determinate prostitute.
Tutte le vicende si susseguono rapide, sorrette da un ritmo travolgente e da uno stile cupo di grande effetto. Ben dosati lo splatter e la tensione psicologica, che si condensano alla perfezione con l’amarezza espressa e sentita da alcuni personaggi travolti da una sorta di romanticismo maledetto, che trova l'apice della sua essenza nel tragico finale.
Ottime scenografie e costumi; dialoghi discreti; messa in scena convincente e appassionante; personaggi ben caratterizzati e cast adeguato.
Johnny Depp si cala con disinvoltura nei panni dell'ispettore Abberline, un uomo spento, malinconico e oppiomane, che possiede delle capacità premonitrici. La sua storia è drammatica, sembra che non sia più capace di amare finché non comincia a provare un sentimento puro e intenso per Mary Kelly, una prostituta interpretata da una brava Heather Graham, che prende a cuore e decide di proteggere.
Il migliore però è Ian Holm, nel ruolo dello squartatore, che conduce una doppia vita. Lo ha interpretato con grande intensità e maestria.
Un'opera squisitamente contorta e torbida, che vale la pena vedere se il genere piace.
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