Regia di Allen Hughes, Albert Hughes vedi scheda film
In una fumosa e affascinante Londra di fine 800, l'ispettore Fred Abberline indaga su cinque omicidi attribuiti a Jack lo Squartatore, scoprendo una cospirazione massonica, nonchè l'esecutore materiale. Personalmente ritengo Londra la vera protagonista del film: la regia dei fratelli Hughes è pertanto molto buona e, strizzando l'occhio a Tim Burton (chissà se da qui deriva la scelta di Depp come attore protagonista), ambientano l'intreccio in un teatro cupo, tanto vero quanto fiabesco, sul modello di "Il mistero di Sleepy Hollow", di "Dracula di Bram Stoker" e di tanti altri. Il poliziotto rincorre l'assassino tra la società altolocata e i sobborghi, senza riuscire mai ad avvicinarlo o, in qualche maniera, a sconfiggerlo. Assolutamente bella è anche la cospirazione di casa reale e il finale assolutamente non lieto, con Ian Holm all'altezza sino alla fine.
Mi è piaciuta meno la figura dell'ispettore Abberline e non per colpa di Depp: i gemelli Hughes si sono fatti prendere un po' la mano nella caratterizzazione di un personaggio che, affrontando il film in questi termini, non è certo la chiave della storia. Erano così da evitare le capacità chiaroveggenti di Abberline, nonchè la morte finale. Fuori luogo è anche l'uomo deforme mostrato ai medici, un fenomeno da baraccone sul modello di "The Elephant Man", che compare all'improvviso e lascia solo un punto di domanda poco in linea con il resto della storia.
In definitiva un film con qualche lato incompiuto, ma buono, coinvolgente, che rimane in testa.
Qualche riga è da dedicare all'interpretazione di Johnny Depp, in un momento magico della sua carriera, sempre bello e bravo. La sua interpretazione è ancora una volta un bel dipinto, il suo personaggio ha (abbastanza) carisma e uno sguardo penetrante. Certo però ho preferito Michael Caine in "Jack lo squartatore" del 1988, in cui Fred Abberline (in questo caso ostinato poliziotto alcolista) è il vero protagonista. Sul volantino di un multiplex ho letto che Depp, per calarsi nel personaggio dell'oppiomane, ha addirittura, "sotto stretta sorveglianza medica", provato gli effetti dell'oppio! Insomma, mitizzare Depp per questa interpretazione come se si parlasse del Robert De Niro di "Toro Scatenato" è a dir poco eccessivo: per la verità ritengo l'interpretazione buona, ma inferiore ad altre caratterizzazioni dello stesso Depp, come "Paura e delirio a Las Vegas", "Il mistero di Sleepy Hollow" o "Dead Man".
Voto finale al film in generale buono: direi 3 / 5
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