Regia di Joel Coen vedi scheda film
L’opera al nero dei fratelli Cohen. Se qualsiasi, momentanea, strutturazione oggettiva della realtà è pavida poiché destinata a franare sotto l’occhio che l’osserva, se non posso impedirmi di mutare un dato allorché l’ho colto (Heisenberg), allora non esiste un luogo privilegiato all’osservazione, ne è possibile registrare il mondo: questo film, insomma, non esiste. Il noir dei Cohen insegue le infinite lingue che accorrono alla lettura del cosmo e lo bruciano, ci dice che il bacino d’ombre in cui son generate le parvenze di un mondo sano e logico è zona inattingibile, governata da un dio che teme il dolore del creare. Siamo all’impossibilità di non esistere nel nulla. Sulla sedia elettrica con Crane, brucia tutto: con la pellicola, noi, invischiati con la trama di un sogno.
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