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South Kensington

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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La recensione su South Kensington

di Lina
6 stelle

Il classico film dei Vanzina, solo che questa volta la location scelta è Londra e il cast è assortito di alcuni vip di fama internazionale.

 

La trama è semplice, corale e ricca di stereotipi all'italiana style - studenti che vengono mandati in Inghilterra per studiare, ma che in realtà pensano solo al divertimento; relazioni a distanza con tanto di corna; adolescenti attratte dagli uomini maturi; pezzi grossi a capo delle aziende disposti a comprare i suoi dipendenti con succuenti promesse di carriera, pur di riuscire a fare sposare le proprie figlie poco avvenenti; donne inglesi facili, che non sanno resistere al fascino dell'italiano e uomini che si vantano di essere ciò che non sono per sentirsi all'altezza di donne abbienti e molto ricercate.

 

La sceneggiatura abbonda di situazioni e dialoghi un po' banali, però il clima è allegro e tutto sommato gradevole. Si ridacchia, la commedia ha momenti esilaranti riusciti, e poi, c'è un pizzico di sentimento negli intrecci amorosi - seppure elementari e prevedibili - tra i vari personaggi e viene anche affrontata, con il giusto garbo, una tematica molto seria, come quella della sclerosi multiplla. Tuttavia, nella scena finale, rimane un po' irrisolta sulle note di una vivace tarantella.

 

Comicità e dramma si mescolano destando attenzione, ma non bisogna aspettarsi degli approfondimenti sugli argomenti toccati, perché non ce ne sono.

 

Illustrando diverse vicende e sottotrame, il film è chiaramente corale, perciò, non c'è un protagonista solo. Sono tutti protagonisti. Tra loro spicca di sicuro l'interpretazione di Rupert Everett, attore inglese che in questo caso non è stato neppure doppiato, ma recita nella nostra lingua, in modo discreto, con la sua vera voce.

 

Irresistibile e divertente in modo particolare Enrico Brignano, una vera macchietta. Abbastanza bravo e spassoso anche Max Pisu e discreto e disinvolto Giampaolo Morelli nel ruolo di un bel giovane uomo sciupafemmine e fannullone.

Bravina e gradevole inoltre l'attrice francese Judith Godrèche, sebbene in questo caso sia stata doppiata. Mediocri e poco convincenti, invece, Elle Macpherson e Naike Rivelli. La prima avrebbe dovuto continuare con la strada della supermodella anziché quella dell'attrice e, la seconda, a parte che qui interpreta un personaggio irritante e antipatico, non sa proprio recitare. Quando ci prova appare del tutto innaturale. Essere figlie d'arte non basta.

 

Ambientazioni londinesi belle, dialoghi discreti, colonna sonora piacevole e cliché riprodotti con simpatia.

 

Una commedia nel complesso carina e godibile, da guardare senza pretese.

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