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Momo alla conquista del tempo

Regia di Enzo D'Alò vedi scheda film

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La recensione su Momo alla conquista del tempo

di FilmTv Rivista
8 stelle

Anche questo Natale ha portato sotto l’albero deliziosi cartoni animati ma, senza voler fare torto ad alcuno, tra questi spicca l’ultimo film di Enzo d’Alò. Un incanto di colori, fantasia e poesia che d’Alò ha ricavato dal racconto “stratificato” di Michael Ende. Un testo difficile da mettere su pellicola, per la presenza di numerosi livelli di lettura che non trascurano neppure la metafisica, ma d’Alò è riuscito nell’intento e per una volta si può forse dire che il film supera il libro (e che libro!). La dolcissima Momo è una creatura di origine indefinita che arriva tra gli uomini per aprire loro gli occhi, ipnotizzati dalle lusinghe dei Signori Grigi, vampiri incorporei che per esistere devono sottrarre il tempo degli umani e fumarselo nella loro Banca del Tempo. Momo è una grave minaccia perché con la sua purezza e semplicità nessuno riesce a mentirle, neppure i Signori Grigi, e perché porta nel mondo la bontà, un concetto che fa rabbrividire anche quelle perfide creature. Con l’aiuto di Mastro Hora, il vecchio Amministratore del Tempo, Momo sventa la minaccia fumante dei Signori Grigi e riporta il colore e il sorriso nel mondo. Un film che diventa una straordinaria metafora del mondo attuale in cui basta accendere per un minuto la Tv e vedere torme di Signori Grigi che si agitano, ma anche un film che colpisce per la naturalezza e la semplicità con cui d’Alò reinterpreta lo spirito di Ende, aiutato anche dalla splendida colonna sonora di Gianna Nannini.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 1 del 2001

Autore: Fabrizio Liberti

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