Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Quello che ho instaurato con David Cronenberg da oltre quarant’anni è un dialogo, che è cominciato con la mia prima visione di Videodrome e che è seguita negli anni continuando a vedere i suoi film precedenti fino ad arrivare a quello di oggi: The Shrouds. Cronenberg è uno dei pochissimi registi viventi che ha fatto della sua intera opera un proprio pensiero filosofico. Da vero materialista, ha versato nel culto del corpo e delle sue mutazioni, tutta la sua visione personale del senso della vita. Con questo ultimo film ha raggiunto -forse, spero di no- l’ultimo capitolo di un trattato cinematografico lungo quasi mezzo secolo.
Concentrandosi sul corpo, sulle sue fragilità e sulle sue capacità visibili ed immaginarie, ha raccontato storie sempre in bilico tra l’horror e la fantascienza, fino a trascendere verso un linguaggio tutto personale, tanto da esigere una nuova denominazione di genere: il body horror. A dire il vero, questo termine non è mai stato molto gradito dal regista canadese, che non pensa al corpo come a qualcosa di "horrorifico", ma piuttosto come a qualcosa di meravigliosamente mutabile, pronto a qualsiasi trasformazione, che sia di contaminazione o di adattamento.
Perdonate questa mia introduzione prolissa, dovuta sicuramente al dialogo di oltre 4 decenni che ho tra me e Cronenberg, ma penso che sia doverosa proprio per l’importanza che ogni film aggiunge al pensiero cronenberghiano.
The Shrouds - Segreti sepolti (2024): Vincent Cassel, Diane Kruger
Breve sinossi: Karsh -un bravissimo Vincent Cassel- è un imprenditore canadese, che dopo la morte della sua amata moglie Rebecca, decide di inventare un nuovo metodo di sepoltura dei morti. Attraverso un sudario tecnologico, le salme possono essere viste decomporsi dai propri cari, attraverso un’applicazione raffinatissima e molto costosa, le lapidi diventano dei monitor che ne rivelano i resti in versione 3D.
Dei vandali profanano la tomba della moglie di Karsh e di altri morti, da qui parte la ricerca da parte del protagonista, dei responsabili di un atto così obbrobrioso e dei motivi per cui sia stato fatto.
Il giallo diventa sempre più fitto via via che conosciamo gli altri personaggi del film. La cognata -Diane Kruger- di Karsh che è una copia della moglie, ma dal carattere ossessivo e paranoico. Visibilmente attratta dal marito della sorella defunta, ha per Karsh una sorta di desiderio compulsivo, intuiamo, per una vecchia rivalità con la sorella.
Maury -Guy Pearce- è l’ex marito della cognata, un mago della tecnologia d’avanguardia, molto geloso dell’ex moglie, visibilmente disturbato, maniaco depressivo.
Soo min -Sandrine Holt-, la moglie non vedente di un ricco industriale che vuole investire nella nuova invenzione di Karsh.
Elencati così, mi rendo conto di quanto siano astrusi ed improbabili questi personaggi, eppure anche in loro c’è la sintesi di tutto un mondo cinematografico di Cronenberg.
La moglie e la cognata: ritornano le figure gemelle dei fratelli Mantle di “Inseparabili”-1988;
Maury, appena entra in scena mi sembra di vedere il personaggio del doppiogiochista Harlan di "Videodrome"1983, un vero e proprio deja vu.
Karsh è David Cronenberg, alle prese con la fase ultima dei suoi corpi mutanti: la morte.
The Shrouds - Segreti sepolti (2024): Vincent Cassel
Sappiamo della morte della moglie di Cronenberg avvenuta nel 2017, dopo più di trent’anni di matrimonio. Questo tragico lutto ha sicuramente ispirato questa lugubre storia, facendoci entrare più in empatia con il pensiero del regista. Ma non è tutto.
In questa storia Cronenberg si sofferma ancora una volta sull’importanza del corpo per raccontarci le fragilità della mente. Il desiderio di Karsh di rimanere accanto alla moglie e di poterla proteggere dalle tenebre della terra, l’immobilità della morte è apparente, perché il corpo continua comunque a trasformarsi. Via via che il tempo passa, il corpo si decompone mostrando sempre di più i segreti che vengono così allo scoperto. La profanazione delle tombe mette in luce quelle che sono le fragilità di una tecnologia che si mostra sempre meno sicura, ma che piuttosto si presta a complotti politico ambientali pericolosi.
Nel vedere il corpo decomposto della moglie, Karsh ne scopre anche le sue debolezze e riesce a prenderne il distacco per poter andare avanti con la sua vita. Il dolore iniziale per la sua perdita, il voler ostinarsi a rimanerle accanto, tanto da inventare un nuovo processo di tumulazione tecnologica, lo induce a rilassarsi sul suo stato di vedovo inconsolabile, a non cercare un contatto con l’altro sesso. Rebecca la prima moglie (un nome che non è sicuramente citato a caso) è diventata un simbolo da dover sgretolare per poter tornare a vivere, altrimenti il rischio è quello di vivere una vita falsata dai ricordi idealizzati o, peggio ancora, sognati.
Karsh ha attraverso i suoi sogni, una sorta di guida alla metabolizzazione del proprio lutto. La moglie Becca gli si mostra inizialmente bellissima e nuda, poi via via che i sogni continuano, le amputazioni aumentano, fino ad arrivare ad una vera e propria confessione di un probabile tradimento con il medico che l’ha in cura. Cosa è vero? cosa non lo è? chi è che è morto veramente oltre i morti? chi sta uccidendo chi?
Ancora una volta come in “Spider”2002, Cronenberg viaggia in bilico con la follia e la ragione, tra il sogno e la realtà, il desiderio e l’ossessione, tutto raccontato attraverso dei corpi in decomposizione e una tecnologia nemica e subdola.
La paura e l’ossessione di cui ci parla Cronenberg da cinquant’anni è sempre quella trasmessa dal parassita de “Il demone sotto la pelle”1975? no, anche lei si è mutata negli anni. La paura cronenberghiana, oggi la possiamo chiamare sicuramente così, si trasforma con gli anni, cambia sembianze e si adatta alle circostanze. Cronenberg ci insegna ad osservarla, come quando tagliandosi con un taglierino aspettiamo che il sangue cessi di uscire dalla ferita, sappiamo che si rimarginerà senza troppe cure, disinfettando, aspettiamo che rimanga la cicatrice, a ricordo di quello che è stato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta