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Mon crime - La colpevole sono io

Regia di François Ozon vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mon crime - La colpevole sono io

di claudio1959
8 stelle

Mon crime cinema di alta classe di François Ozon il regista che fa recitare bene le donne, anche qui una Isabelle Huppert fantastica nella caratterizzazione di Odette diva del cinema muto, con due giovani attrici protagoniste meravigliose.

locandina

Mon crime - La colpevole sono io (2023): locandina

Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert

Mon crime - La colpevole sono io (2023): Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert

 

Mon crime - La colpevole sono io Francia 2023 la trama: Nella fantasmagorica Parigi del 1935 Madeleine una giovane attrice molto graziosa, dotata di talento, ma senza scritture, viene accusata dell’omicidio di un produttore celebre. Sarà Supportata ed aiutata da Pauline la sua migliore amica, con la quale condivide un appartamento, una giovane e rampante avvocata, che la difenderà in tribunale e la farà assolvere per legittima difesa. Inizia così una vita nuova, con fama successo teatrale ed una richiesta di matrimonio da parte del rampollo di un industriale della gomma. Però la verità verrà fuori e cambierà le carte in tavola. La recensione: Il nuovo film di François Ozon è molto pregevole e raffinato, una commedia poliziesca adattata da una piece di Georges Barr e Louis Verneuil, distribuito in sala dalla nostra BIM, da sempre cinema di qualità, intrattenimento intelligente e da godere, un film che pare un gioco, che mi ha ricordato da spettatore il famoso “Invito a cena con delitto” del 1976 di Robert Moore ed anche “Signori, il delitto è servito” del 1985 di Jonathan Lynn, film tratto da Cluedo, due parodie del cinema poliziesco, molto ben riuscite e quindi un modello per Mon crime. Una parodia satirica che trae la sua forza ed energia dal cast ricchissimo con le due protagoniste, due giovani attrici nella parte di Madeleine l’attrice interpretata dalla bionda Nadia Tereszkiewicz e la bruna Pauline interpreta Rebecca Marder sono bravissime, per non parlare della “Dea del cinema” Isabelle Huppert nel ruolo di Odette una ex attrice del cinema muto, recita in modo divino ed è di una simpatia scoppiettante, sarà lei l’ago della bilancia, colei che scompiglia le carte in tavola, con un entrata in scena a sorpresa. Viene citata nel film una famosa criminale francese degli anni trenta, che fu uno dei primi successi nel cinema di questa attrice che ci delizia da tanti anni “Violette Nozière” del 1978 di Claude Chabrol, realtà e fantasia che si intersecano magicamente. Il sontuoso cast viene completato anche da Fabrice Luchini, Dany Boon ed André Dussollier. Il regista come suo solito ci illustra da par suo la sottile connessione che da sempre esiste tra il crimine e la scalata sociale, la scorciatoia per l’agognato successo, che porta fama e denaro, però visto un tono burlesco e satirico, con gag e situazioni comiche da screwball comedy americana classica, cesellata in una piece teatrale. François Ozon riesce a mettere in scena con abilità e stile la volubilità del potere come da sempre nel suo cinema di alta qualità, a memoria questo bravo regista francese ha girato tutti film belli ed interessanti, con un’unica eccezione, un passo falso che ci sta nella carriera e mi riferisco al super flop di critica e commerciale “Doppio amore” del 2017. la colonna sonora la dobbiamo a Philippe Rombi suo collaboratore di fiducia ed è eccellente come al solito. Un autore fintamente leggero, con un gusto particolare per l’assurdo ed i colpi di scena, la storia di una falsa colpevole, un enigma che sembra intricato, ma nella realtà tutto scorre alla perfezione sullo schermo, con dialoghi sublimi, gran ritmo ed uno sviluppo della storia che ci prende e non ci lascia più, per tutta la durata del film, la noia non la fa da padrona e non era facile credetemi. I titoli finali sono gustosissimi con il nome dell’attore abbinato al volto ed una breve didascalia che ci racconta il destino dei vari personaggi, come faceva un grande regista americano del passato Peter Bogdanovich, anche lui grande cinefilo ed amante del cinema, oltre che ottimo esponente. Mon crime è un film che piacerà a tutti quelli che amano divertirsi con intelligenza e buon gusto, il cinema classico che non deluderà mai la platea. Voto 8 Regia: François Ozon Cast: Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon, André Dussollier, Jean Christophe Bouvet, Michel Fau, édouard Sulpice, Félix Lefebvre, Régis Laspalès, Olivier Broche, Franck De La Personne, Evelyne Buyle, Daniel Prévost, Myriam Boyer, Suzanne De Baecque, Jean Claude Bolle Reddat, Dominique Besnehard, Anne Hélène Orvelin, Georges Bécot, Radostina Rogliano, Paul Beaurepaire, Lucia Sanchez

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