Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Da Palermo alle Alpi on-the-road per Pieraccioni e il suo fido scudiero Ceccherini. Non siamo di fronte a nulla di particolarmente originale, ma almeno si ride in qualche occasione. Probabilmente l'ultimo film potabile di Pieraccioni.
Dopo l'improponibilmente melenso “Il pesce innamorato”, Pieraccioni tenta la strada del road movie in salsa tricolore per tornare a guadagnarsi un minimo di successo di critica da abbinare al successo al botteghino. L'esperimento funziona per metà, nel senso che da un lato riesce a regalare una serie di trovate originali e a volte davvero divertenti, dall'altro sembra però infilare a forza tali situazioni in un contesto -il viaggio da sud a nord di due persone profondamente diverse e per di più sconosciute l'una all'altra- che di originale ha ben poco. In ogni caso va dato atto al Peter Pan toscano Pieraccioni di aver avuto per una volta il coraggio di tentare strade nuove. Cosa che, scritto col senno del poi rappresentato da altri sette lungometraggi, non si ripeterà più.
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