Regia di Sharon Maguire vedi scheda film
Commedia romantica di discreta fattura nella quale viene però dedicato alla protagonista davvero troppo spazio, a scapito di tutto il resto.
“Il diario di Bridget Jones” è stato il fenomeno -letterario prima, cinematografico poi- degli anni a cavallo fra i secoli XX e XXI. Premetto di non aver letto il romanzo di Helen Fielding, limitandomi quindi a giudicare il film in se e per se. Siamo secondo me di fronte a una commedia romantica di discreta fattura nella quale il pool di sceneggiatori (che includeva la stessa Fielding) e la regista Sharon Maguire (carneade) riescono a tenere bene a bada il lievello di melassa, cosa non sempre così scontata in opere simili, ma sembrano altresì talmente innamorati della propria eroina da trascurare praticamente tutto il resto. Ottima la protagonista René Zellweger.
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