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La promessa

Regia di Sean Penn vedi scheda film

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La recensione su La promessa

di supadany
8 stelle

VOTO : 7.
Film che dimostra appieno la raggiunta maturità registica di Sean Penn, non solo personaggio e grande attore, ma anche sincero autore di se stesso, uomo sempre integro, a volte mal mostoso (il caratteraccio è arci noto), ma dotato di un enorme personalità.

E quando mette quest’ultima a servizio di una storia di spessore, allora il gioco si può considerare praticamente fatto.

Il poliziotto Jerry Black (Jack Nicholson), è ormai prossimo alla pensione, ma decide comunque di avviare le indigini su di un caso relativo all’omicidio di una innocente bambina.

Tutto sembra risolversi precocemente, ma Jerry non è convinto dalle dinamiche e promette alla madre della vittima di catturare il vero assassino.

Il film di Sean Penn s’ispira ad un romanzo dello scrittore svizzero Friedrich Durrenmatt e già da questo si vede che il regista fa sul serio.

Infatti il registro di fondo è assai lontano dalle consuetudini di un classico poliziesco americano, non si cerca con insistenza il ritmo, ne tanto meno i colpi di scena ad effetto, quanto una costruzione capace di guardare oltre all’apparenza.

Insomma un vero film d’autore che fa emergere inquietudini sincere e che mette in prima linea una giustizia tutt’altro che infallibile, il tutto raccontato attraverso con un meccanismo che non strizza mai l’occhio allo spettatore, ma che invece va dritto per la sua strada.

Il tutto coadiuvato da un cast importante ed imponente (ci sono più di cinque nomi notevoli, mica fuffa), soprattutto ben guidato ed orchestrato, senza tralasciare le qualità tecniche, queste infatti sono assolutamente invidiabili, vedasi una curata fotografia d’insieme ed un accompagnamento sonoro sopra la media, firmata da Hans Zimmer e Klaus Badelt.

Probabilmente manca qualcosa al film per essere considerato indimenticabile (qualche ammorbidamento si intravede qua e là), ma la sostanza per considerarlo un buonissimo prodotto, lontano dai canoni del cinema manistream pur annoverando tra le sue fila tanti nomi popolari, c’è tutta.

Prodotto non facile da assorbire (ma questo, visto che comunque viaggia tutto sommato nel concreto, non è un limite, ma anzi lo considero uno sprono a guardare/osservare oltre), ma da assaporare con estrema attenzione.

Prezioso.

Su Sean Penn

VOTO : 7.
Regia potente che non si piega e non si spezza.
Solidissimo e tutto d'un pezzo.

Su Jack Nicholson

VOTO : 7,5.
Ottima interpretazione che dimostra la completezza delle qualità artistiche di questo straordinario attore.
Intenso, quasi trattenuto, insomma molto diverso da molte delle sue prove memorabili, ma da apprezzare ulteriormente anche per questo.

Su Robin Wright

VOTO : 6+.
Più che sufficiente.

Su Aaron Eckhart

VOTO : 6.
Ancora un pò acerbo.
Appena sufficiente in un contesto che funziona bene non è un gran giudizio.

Su Patricia Clarkson

VOTO : 6++.
Sempre attenta e precisa.

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