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Tre passi nel delirio

Regia di Roger Vadim, Louis Malle, Federico Fellini vedi scheda film

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La recensione su Tre passi nel delirio

di giurista81
8 stelle

Sarà che sono un grande fan della letteratura di E.A.Poe, sarà per le buone prove degli attori, ma questo “Tre passi nel delirio” mi ha sufficientemente divertito. Difficile catalogare l’opera in un genere specifico: si va dal fantastico (primo episodio), passando poi al drammatico (sia pure con sfumature fantastiche) e, infine, si sconfina nel grottesco puro con contaminazioni orrorifiche. Interessante la messa in scena di tutti e tre gli episodi, ma in particolare di quello di Fellini. L’opera dell’italiano, infatti, si giova di scenografie assai particolari e soprattutto di una fotografia (G.Rotunno) fantasmagorica (voto: 10).
I soggetti, per lo meno quelli dei primi due episodi (Tony Dobbit non l’ho letto), sono piuttosto conformi ai racconti da cui sono ispirati, anche se si notano alcune novità - in entrambi i casi dovute all’introduzione di talune perversioni sessuali. Relativamente alla sceneggiatura risulta più brillante e bilanciato il secondo episodio, mentre il primo pecca di qualche caduta di ritmo e di un montaggio non proprio ottimale.
Regie piuttosto curate specie quella di Vadim, ma soprattutto quella ipervisionaria di Fellini (che ha forse il limite di non bilanciare bene la parte grottesca con quella orrorifica).
Molto bravi gli attori tra i quali spiccano Jane Fonda, Alain Delon, ma soprattutto un grande Terence Stamp (Voto: 9). Colonne sonore convenzionali. Nel complesso, interessante e assolutamente da vedere per l’episodio di Fellini. Voto: 7+

Sulla colonna sonora

Nulla di straordinario.

Cosa cambierei

Forse si sente la mancanza di un episodio che leghi i tre che vengono proposti. Il primo episodio soffre di cadute di ritmo.

Su Terence Stamp

Notevole, davvero notevole.

Su Brigitte Bardot

Ordinaria amministrazione.

Su Alain Delon

Bravo, ma senza eccellere.

Su Jane Fonda

Molto molto brava, dopo Stamp è la più brillante del lotto.

Su Federico Fellini

Grande capacità visionarie e una messa in scena che non ha niente da invidiare a quella dei colleghi specialisti nel genere, anzi...

Su Louis Malle

La più convenzionale e senza virtuosismi degni di nota.

Su Roger Vadim

Forse è la regia più dinamica delle tre e dimostra una buona capacità di messa in scena (nettamente inferiore però rispetto al capitolo di Fellini).

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