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Ballata macabra

Regia di Dan Curtis vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ballata macabra

di undying
6 stelle

Horror poco spettacolare (talvolta questo è un pregio), che punta tutto su un buon testo e sulle suggestive interpretazioni degli ottimi interpreti.

 

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New York. Marian (Karen Black) insiste per affittare durante l'estate un'enorme villa in campagna, proposta in affitto a un prezzo economico, arrivando a convincere il marito Ben (Oliver Reed). Presto la coppia, insieme al piccolo figlio David (Lee Montgomery) e alla zia Elisabeth (Bette Davis), si trasferisce nella casa, avendo come ulteriore mansione quella di accudire Allardyce, l'anziana donna, ottantacinquenne, proprietaria e ospite silenziosa in una camera ai piani superiori. Sin dall'inizio l'atmosfera del luogo è causa di attriti tra i familiari, quando non veri e propri incidenti. David rischia di morire soffocato per via delle esalazioni d'una stufa accesa in camera da letto, mentre Elisabeth muore per un malore improvviso, senza che sia possibile chiamare i soccorsi per problemi con la linea telefonica. È allora che Ben, contro la volontà di Marian, tenta di abbandonare la villa, assieme al figlio. Persino la natura sembra impedire però la fuga: a causa di un albero improvvisamente caduto, la strada diventa impraticabile. La famiglia non potrà lasciare indenne quel posto maledetto, dato che la casa si rigenera a discapito della vita dei suoi, occasionali, ospiti.

 

"La casa, sa provvedere a se stessa."

(Eileen Heckart)

 

"Questa casa sarà ancora qui molto, molto, tempo dopo che voi ve ne sarete andati."

(Burgess Meredith)

 

Karen Black

Ballata macabra (1976): Karen Black

 

Ispirato dal romanzo Burnt offerings di Robert Marasco, il regista Dan Curtis, in collaborazione con William F. Nolan, scrive una sceneggiatura poco animata e piuttosto dispersiva (in fase di montaggio viene scartato un lungo preambolo - quasi 15 minuti - ambientato a New York) che riesce comunque a farsi apprezzare principalmente per via del cast, davvero di rilievo, capace di dare spessore psicologico ai personaggi interpretati e, soprattutto, per la location destinata alle riprese. L'inquietante struttura in grado di auto-rigenerarsi (un pò alla "Rose Red" di Stephen King), nota in realtà come "Dunsmuir house" [1] e qui in scena per la prima volta, si trova a Oakland (California) e non a caso comparirà anche in altre pellicole, tra le quali Phantasm di Don Coscarelli (1979). Seppur in absentia di elementi grafici ed effetti speciali tipici del filone, Ballata macabra riesce a creare uno stato crescente di tensione e di angoscia grazie alle inedite variazioni narrative, non presenti nel racconto di Marasco, volute dallo stesso Curtis, tipo la figura inquietante di un becchino sorridente (compare negli incubi di Ben, legato a un ricordo d'infanzia relativo al funerale della madre) o a un finale chiuso e tragico, nel quale il regista gioca la carta migliore chiarendo finalmente chi, o cosa, sia rinchiuso nella camera riservata all'anziana Allardyce, mai apparsa sullo schermo e nota solo a Marian. All'epoca dell'uscita, in Italia, Ballata macabra fu ben accolto dal pubblico mentre, qualche anno dopo, sarebbe ricomparso ciclicamente nel palinsesto televisivo, per poi stranamente scomparire dalla circolazione sino ad anni recenti. Non è, in fondo, difficile capirne le ragioni dato che le suggestioni elaborate da Curtis non sono certo una novità (Gli invasati, ad esempio - capolavoro su una casa maledetta, dalla struttura geometrica in grado di provocare vertiginose allucinazioni sugli ospiti - è del 1963), mentre la direzione del lungometraggio appare convenzionale, dal taglio più televisivo che non cinematografico. Il pubblico dell'epoca, probabilmente, è rimasto spiazzato da un finale tragico, che giustifica la scelta della distribuzione sul titolo: quello della ballata macabra, nel tardo medioevo, era infatti un tema iconografico ricorrente, nel quale uomini di tutti i ceti sociali venivano ritratti durante un balletto in compagnia di scheletri, anch'essi danzanti. Un'allegoria destinata a ricordarci come la morte, pur anche quando non aggressiva o minacciosa, sia sempre presente, regnando sovrana e incontrastata sulle nostre esistenze. Un balletto ferale, dunque, è quello che coinvolge gli sventurati protagonisti del film; un balletto che si ripete da sempre e nel quale, prima di loro, era già stato coinvolto a danzare, controvoglia, assieme agli scheletri, anche il costruttore della Dunsmuir house.

 

Karen Black, Oliver Reed

Ballata macabra (1976): Karen Black, Oliver Reed

 

Curiosità [2]

 

Dan Curtis compare ritratto in una delle foto nella macabra collezione della signora Allardyce.

 

L'inquadratura in cui i rampicanti afferrano le gambe di Oliver Reed nel tantivo di fuggire dalla villa è stata montata con movimento al contrario. Questa scena anticipa quella molto più lunga poi elaborata, in miglior modo, da Sam Raimi ne La casa (1982).

 

Pare che, durante le riprese, Bette Davis abbia avuto ripetuti contrasti fuori dal set, sia con Oliver Reed che con Karen Black.

 

Bette Davis appare, seduta a bordo piscina, mentre lavora a maglia. Nella realtà, questo era uno dei suoi hobby preferiti. Spesso lavorava a maglia sul set, per passare il tempo prima di interpretare una scena o l'altra.

 

Sono presenti, nel cast, due premi Oscar (Bette Davis ed Eileen Heckart) e due nominati all'Oscar (Karen Black e Burgess Meredith).

 

Ballata macabra e Trilogia del terrore (1975) condividono alcuni interpreti (Karen Black, Orin Cannon), il regista-produttore (Dan Curtis), lo sceneggiatore (William F. Nolan), il produttore associato (Robert Singer) e il compositore di colonne sonore (Bob Cobert).

 

 

NOTE

 

[1] Costruita nel 1899 - con un capitale di oltre 350.000 dollari -,  come regalo di nozze da parte di Alexander Dunsmuir, la villa non viene sufficientemente apprezzata dai possessori originali: Dunsmuir muore durante il viaggio in luna di miele; sua moglie, rapita alla vita precocemente da un cancro implacabile, si spegne nella "prestigiosa" casa solo diciotto mesi dopo. 

 

[2] Dall'imdb.

 

Anthony James

Ballata macabra (1976): Anthony James

 

"Dio concesse la terra agli uomini perché vi andassero errando con le loro tende e i loro animali, non perché vi costruissero case e ci abitassero mettendo radici. Un'abitazione che non sia provvisoria è subito invasa dal superfluo e noi ne diventiamo prigionieri. Un'infinità di cose ci ingombra ed eccoci trasformati senza volerlo nei custodi di un deposito. Un magazzino che ci toglie libertà di movimento e ci prosciuga l'anima. Servi delle nostre proprietà."

(Paolo Ruffilli)

 

Trailer 

 

F.P. 30/07/2022 - Versione visionata in lingua italiana - streaming su "Amazon Prime" (durata: 91'27")

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