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Blow

Regia di Ted Demme vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Blow

di Lina
6 stelle

Film che ispirandosi alla vera storia del criminale statunitense George Jung, barcolla tra generi differenti. Inizia presentandosi come una commedia per poi calarsi in argomenti sempre più drammatici e noir, pur conservando la sua narrazione ironica.

 

Ripercorre i passi di Jung, un uomo fallito, piccolo consumatore e spacciatore di droga recidivo, la cui ascesa verso la ricchezza che si gode assieme alla sua prima moglie, viene illustrata in maniera divertente e spensierata, come fosse quasi un giro al luna-park, finché lei non muore (di cancro si suppone). A quel punto si fa tutto più disincantato e la trama comincia a prendere una piega malinconica e un tantino deprimente, barcamenandosi con una certa disarmonia in drammi criminali e famigliari che rimangono per giunta irrisolti. Anche il ritmo cala.

 

Jung, dapprima realizza i suoi sogni di gloria e dopo finisce prevedibilmente con il perdere tutto, anche la libertà personale e perfino la stima e l'affetto della sua famiglia che non si fida più di lui.

 

La messa in scena intensa e convincente scatena negli spettatori un mix di emozioni confuse e contrastanti. Da un lato si prova pena e quasi tenerezza per lo sprovveduto protagonista e dall’altro lo si biasima perché persegue la via più facile e comoda, perseverando negli stessi errori.

 

La tragicomicità di alcuni personaggi dona un po’ di spessore alla pellicola che può vantare dialoghi simpatici e incisivi, belle ambientazioni, una discreta colonna sonora e una recitazione efficace. Il cast è ben scelto e si lascia apprezzare in modo particolare il duetto tra Depp e la Cruz. Sviluppano un'alchimia sul set piuttosto bislacca e originale, fatta di amore e odio, con accenni lampo a orge a base di droga e rapporti sessuali sadomaso.

 

Johnny Depp è all'altezza del ruolo affidatogli, si cala con disinvoltura nei panni di Jung, ma in una scena in cui ha indossato un parrucchino con il caschetto biondo, ricorda addirittura Nino D'Angelo da giovane...

 

Penelope Cruz dona un po’ di pepe alla storia, interpretando con vitalità un personaggio spumeggiante ma imperfetto e corrotto.

 

Divertente ed eccentrico Paul Reubens nei panni di un parrucchiere che nasconde un piccolo traffico di marijuana.

 

Un po’ fuori parte e improbabile, per quanto bravo, soltanto Ray Liotta nel ruolo del padre stanco e invecchiato di Jung.

 

Nel complesso, è un film ambiguo che suscita curiosità.

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