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Il gladiatore

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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La recensione su Il gladiatore

di Donapinto
4 stelle

Non sono mai stato un fan dei kolossal storici e pseudo-storici, anche se non nascondo un certo rispetto per titoli come BARABBA, SPARTACUS e BEN HUR. IL GLADIATORE non e' certo inserito nel gruppetto di titoli che ho appena citato. I personaggi presenti nel film sono i medesimi de LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO, uno degli ultimi "Peplum" realizzati da Hollywood negli anni 60', col solito cast stellare e diretto dal grande veterano Anthony Mann, in una delle sue ultime regie. Il tentativo di far resuscitare un genere e di mostrare qualcosa di nuovo alle platee di tutto il mondo, viene affidato all'espertissimo ed ex-grande regista Ridley Scott. Il cineasta inglese mette in campo tutta la sua esperienza passata di regista di spot pubblicitari, "vizietto" presente anche nel suo capolavoro BLADE RUNNER e dirige un film che se si cerca un po' di spettacolare "evasione" per passare un sabato sera al cinema con gli amici e' proprio quello che ci vuole, a patto poi di lasciarsi tutto alle spalle, quello che in realta' e' successo, cinque Oscar, tra i quali quello di miglior film, per poi sostanzialmente sparire dalla circolazione e non parlarne piu', mentre i suoi piu' illustri predecessori da me prima citati, godono ancora di stima e consensi. La pellicola di Scott e' realizzata con tutti gli ingredienti tipici del cinema Hollywoodiano da blockbuster per incassare il piu' possibile senza badare a spese. Combattimenti spettacolari degni di un videogame, costumi scintillanti, scenografie pompose e improbabili, stile urlato e fracassone, con un protagonista, l'inespressivo Russel Crowe elevato allo status di star, perennemente ingrugnito e uguale a se stesso, che caratterizza un personaggio senza macchia e senza paura, che non puo' non fare breccia nel cuore del pubblico, specie quello femminile. Non voglio sindacare sulle inesattezze storiche, in quanto ci troviamo di fronte a una pellicola fanta-storica, ma e' un film che gronda stereotipi a iosa, tronfio e superficialissimo. Nota di merito per Joaquin Phoenix nella parte del subdolo e viscido Kommodo e Oliver Reed, morto poco prima del termine delle riprese, nella parte dell'addestratore di gladiatori. Colonna sonora composta in parte dall'australiana Lisa Gerrard, cantante, insieme a Brendan Perry, della straordinaria band dei Dead Can Dance. Scott tornerà a questi tipi di kolossal nel 2014, dirigendo il biblico EXODUS-DEI E RE, remake de I DIECI COMANDAMENTI di Cecil B. De Mille del 1956. 

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