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Guardo, ci penso e nasco

Regia di Nick Castle vedi scheda film

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La recensione su Guardo, ci penso e nasco

di FilmTv Rivista
4 stelle

In piena estate, fa uno strano effetto questo film-zampone di evidente destinazione telenatalizia, che si conclude con la neve e un’ascesa in Paradiso. Ma la cosa ancora più strana è Albert Finney (icona del Free Cinema inglese), nei panni di un aspirante angelo impegnato a dimostrare a un bimbo che non vuol nascere che vale la pena di venire al mondo. Anche perché nel frattempo le porte dell’Aldilà si chiudono. La buonanima di Frank Capra si rivolta nella tomba per il goffo plagio a “La vita è meravigliosa”, con spruzzatine new age e una visione del paradiso terrestre che sembra il sogno di una massaia nazista dell’Illinois (i bambini che dovranno nascere sono tutti puliti, in salute e in divisa). Quando il povero Finney accenna una corsa, lampeggia nella memoria “Sabato sera domenica mattina”, e ci si ricorda del cinema.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 31 del 2001

Autore: Emiliano Monreale

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