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Maestro

Regia di Bradley Cooper vedi scheda film

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La recensione su Maestro

di leporello
2 stelle

   (Grazie, ed eventualmente scusa all'amico Montefalcone di FilmTv per avergli scroccato col copia incolla l'incipit dell'opinione, che è poi la didascalia introduttiva del film...)

«Un'opera d'arte non risponde alle domande, le suscita; e il suo sostanziale significato si trova nelle risposte contraddittorie».

Appunto... cioè....??

 

   Allora: va bene i geni. non quelli della genetica: i geni intesi come persone super. Non ho mai approfondito la conoscenza del signor Bernstein, ricordo solo qualche frammento di cose sue che non mi sono mai piaciute (West side story, per esempio, tanto per autoqualificarmi come buon ignorante), ma se genio vuolsi che sia stato Bernstein, allora ha ragione Red Ronnie a dire la stessa cosa di Jimi Hendrix. E chi più ne ha più ne metta, Red Ronnie ci ficcherebbe dentro anche i Righeira. Facciamo la dissolutezza del vivere? l'ambizione incontrollata? L'uso smodato di se stessi nel nome e per conto della presunta superiorità sul resto del mondo dell'arte e del mio essere artista? Lo sganciamento assoluto di se stessi dal mondo reale che ci cirdonda????

No, facciamo niente di tutto questo.

 

   Concentriamoci sulle facce, perchè il cinema, al contrario della musica, è fatto di immagini. Partiamo da Cooper. Se uno sa di avere quell'espressione in faccia, non dovrebbe spostarsi più di tanto dalle produzioni Disney (che io adoro, tanto da non perdermene nemmeno una, sia chiaro), possibilmente solo come doppiatore. L'espressione fulminata, lo sguardo semistrabico che non guarda da nessuna parte, che nemmeno se gli dicessero di guardare in camera gli verrebbe bene, non può permettersi di (tentare maldestramente di) incarnare un supposto/dichiarato/storicamente inteso grande "Maestro" della musicalità del secolo scorso. Dovrebbe dedicarsi a Topolino, ai Minions, a qualche western comico da prime time, a condurre magari il festival di Sanremo, sempre che Amadeus sia disposto in cambio a far da protagonista per il docu-film postumo su Battiato al quale Red Ronnie darebbe ben ampio risalto sui sui canali social.

 

   Seguitiamo con Carey Mulligan. 

Grande mio amore di un tempo che fu, ben le sta ad aver scelto un carriera sul filone drammatico. Io glielo avevo detto (cioè, le avevo fatto sapere) che il suo ruolo nel mondo del cinema era quello di attrice brillante, ma lei ha preferito continuare coi suoi ruoli di cagnolino bastonato, e oggi (di facce parliamo) a nemmeno quarant'anni compiuti, assomiglia molto  a sua zia, che non so chi "z/sia", ma ce  l'avrà pure una, in famiglia, della generazione prima alla quale è esteticamente approdata con una generazione di anticipo. Notazione per la crew del trucco e parrucco dei film con la Mulligan... non si nota la stempiatura prematura della ragazza? Non è dato (lo dico ormai con inutile ritardo alla crew del trucco/parrucco di questo film) porvi un qualche rimedio tricologico per cui la ragazza di cui (forse) si innamora il Maestro sia una ragazza piacente? Insomma, caro Gary Cooper.... (no Cary, scusate, Bradley... sbaglaivo western), te che hai fatto il regista di 'sta roba, non ti sei accorto che la dama del castello l'hai messa in scena che era quasi una racchia? No? Sì? Ah, sì? E perchè? Non voglio sembare sessita (anche se forse, magari al contrario, lo sono), ma se uno va nel camerino di lei dopo lo spettacolo, le bacia le mano dicendole languido "Meravigiosahhhh....), questa deve sembrare appunto meravigliosahhhh, se no non funziona.

Poi, dato che il cinema non sono come i quadri di una galleria (immagini sì, ma che si muovono  raccontano...).
Ma come la racconti, Gary Bradley, la storia di 'sto genio? Ma che idea (cinematografica) hai del tempo, degli spazi, delle persone che intervengono, di chi e cosa si mette in mezzo, in mezzo a cosa, cosa racconti....? La musica, la vita privata, la sessualità, i talenti, i talenti sprecati... cosa?!? E quei bianco-e nero orribili che fanno rimpiangere altro che i western: i film di Tarzan con Weismuller, piuttosto!
Santo cielo, che macello! E'  molto triste per chi si ostina ancora a voler amare non certo il fallimentato Cooper (fallimentato non da ora, già aveva violentato e dissacrato una star come Jennifer Larence in "Silver Line Playback" che, senza la regia e la presenza di lui, sarebbe stato un ottimo film), almeno la Mulligan, dover commentare un film del genere.


   Mi scuso con tutti per il mio tono così caustico, ma dopo averlo visto avevo davvero bisogno di sfogarmi. Scusate, e grazie per la pazienza.


   Non guardatelo mai. Guardate Amadeus, piuttoso. O un Tarzan d'annata. 

 

--------- leporello -----------

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